Siria: alla conferenza a Doha si parla di “armare i ribelli”
È di sei morti, tra cui tre bambini tutti appartenenti alla stessa famiglia, il bilancio
dell’ennesima notte di guerra in Siria. I tre piccoli sono stati uccisi nel quartiere
Qaboune a Damasco, da giorni nel mirino delle forze governative, preso di mira nella
notte: la loro casa è stata centrata da almeno un proiettile sparato da un carro armato
delle truppe di Assad. A riferirlo è l’Osservatorio siriano per i diritti umani, che
comunica anche della morte di una donna e di due uomini, uccisi nella notte sempre
nella capitale. Dall’alba di oggi, inoltre, carri armati lealisti sono posizionati
lungo l’autostrada Damasco-Homs e da lì sparano contro le abitazioni del quartiere
di Qabon, considerato una roccaforte degli insorti. Intanto, al termine della riunione
degli Amici della Siria a Doha, in Qatar, il premier del Paese ha dichiarato
che “l’unico modo per ottenere la pace in Siria è armare i ribelli”. Il Qatar, quindi,
appoggia la conferenza di pace "Ginevra 2", ammesso che si tenga senza Assad. Anche
il segretario di Stato americano, John Kerry, sempre da Doha, ha auspicato più appoggio
all’opposizione siriana, non per cercare “una soluzione militare”, ma per “colmare
lo squilibrio di forze” rispetto ad Assad. (R.B.)