Sindacati uniti in piazza oggi a Roma per chiedere al governo misure concrete per
il lavoro
Sindacati riuniti in piazza oggi a Roma, per la prima volta dopo 10 anni, per lanciare
al governo Letta un nuovo monito su lavoro, sanità, evasione fiscale, cassa integrazione
ed esodati. “Basta chiacchiere, per l’esecutivo è ora di agire con coraggio”, questo
il grido unanime delle tre Cgil, Cisl e Uil, che hanno richiamato nella Capitale almeno
100mila persone. Il servizio di Francesca Sabatinelli: 1.425 no: sono
quelli indirizzati agli esuberi nei siti italiani del gruppo Indesit. E’ stato uno
dei tanti striscioni alla manifestazione di Cgil, Cisl e Uil. Chiaro il messaggio
arrivato alle decine di migliaia di partecipanti: basta annunci senza scelte, hanno
detto Camusso, Bonanni e Angeletti. Il tempo degli annunci e delle promesse è finito.
A staccare la spina al governo saranno i disoccupati, ha aggiunto Angeletti. Priorità
è la restituzione fiscale ai lavoratori dipendenti e pensioni. I provvedimenti del
governo non vanno bene, ha spiegato Camusso, questo Paese lo vogliamo salvare, abbiamo
dimostrato di metterci la faccia. Se ci sono poche risorse occorre decidere dove prenderle
e a chi vanno, dunque, ha proseguito Angeletti, è il momento di toccare gli unici
santuari che non sono stati toccati. Indice puntato contro l’evasione. Per Bonanni,
occorre avere coraggio di colpire duro, dunque Letta sia chiaro su questo. Critiche
agli imprenditori e frecciate a Confindustria. In ultimo il capitolo Cig, con la domanda:
perché non si firmano i decreti e non arrivano le risorse? E il capitolo esodati:
vicenda che non può aspettare settembre, ha detto la Camusso, speriamo che il ministro
Giovannini si sia sbagliato, la questione deve essere chiusa rapidamente.