2013-06-22 14:12:40

Proteste in Brasile: i vescovi invitano ad ascoltare "il grido del popolo"


I vescovi brasiliani sostengono le contestazioni, purché pacifiche. In una nota hanno invitato a non ignorare “il grido del popolo”. Intanto la presidente Rousseff, ieri, in un vertice d’emergenza ha promesso riforme ma anche che "non tollererà alcuna violenza". Il servizio di Massimiliano Menichetti:RealAudioMP3

Il Brasile si è svegliato nel dodicesimo giorno di contestazioni contro la corruzione e le spese esorbitanti per la Coppa del mondo del prossimo anno. In oltre cento città in questi giorni, migliaia di persone hanno chiesto interventi nei campi di sanità, istruzione e trasporti. Ieri la presidente Dilma Rousseff ha promesso strategie per favorire la trasparenza nella lotta contro la corruzione; un sistema politico più vicino alla società; un piano in tre punti per migliorare i servizi pubblici. La leader ha rimarcando che non tollererà violenze, pur riconoscendo il valore della protesta. Due i morti in relazione ai tumulti, decine i fermi della polizia e i feriti. Tensioni comunque si temono per oggi, soprattutto in occasione della partita della Confederations Cup tra Brasile e Italia, che si giocherà a Salvador de Bahia. In questo scenario i vescovi brasiliani, in una nota, invitano al dialogo, esprimono solidarietà e sostegno alle manifestazioni, purché pacifiche. “Tutti, anche nella protesta, devono rispettare l'ordine, il bene comune, i beni di tutti e la pace, ma il grido del popolo deve essere ascoltato”, scrivono i presuli, che parlano di un “fenomeno che richiede attenzione e comprensione per identificare valori e confini, sempre con l'obiettivo di costruire una società giusta e fraterna”. I vescovi puntano anche il dito contro "la corruzione, l'impunità e la mancanza di trasparenza", ribadendo che “la soluzione dei problemi” “è possibile solo con la partecipazione di tutti”.







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