Il Papa: serviamo la Parola di Dio, non l’idolatria della ricchezza e le preoccupazioni
del mondo
Le ricchezze e le preoccupazioni del mondo “soffocano la Parola di Dio”. E’ quanto
affermato da Papa Francesco nella Messa di stamani alla Casa Santa Marta. Il Papa
ha sottolineato che la nostra vita è fissata su tre pilastri: elezione, alleanza e
promessa, aggiungendo che dobbiamo affidarci al Padre nel vivere il presente senza
aver paura per quello che accadrà. Alla Messa, concelebrata tra gli altri dal vescovo
di Santa Clara a Cuba, mons. Arturo González, ha preso parte un gruppo di dipendenti
dei Musei Vaticani. Il servizio di Alessandro Gisotti:
“Nessuno può
servire due padroni”. Papa Francesco ha svolto la sua omelia partendo dalle parole
di Gesù che, nel Vangelo odierno, si sofferma sul tema delle ricchezze e delle preoccupazioni.
Gesù, ha detto il Papa, ha “un’idea chiara su questo”: sono “le ricchezze e le preoccupazioni
del mondo” che soffocano la Parola di Dio, sono queste le spine che soffocano il seme
caduto nella terra, di cui si parla nella Parabola del Seminatore:
“Le ricchezze
e le preoccupazioni del mondo - ci spiega qui - soffocano la Parola di Dio e non la
lasciano crescere. E la Parola muore, perché non è custodita: è soffocata. In quel
caso si serve la ricchezza o si serve la preoccupazione, ma non si serve la Parola
di Dio. E anche questo ha un senso temporale, perché la Parabola è un po’ costruita
– il discorso di Gesù nella Parabola – sul tempo, no? Non preoccupatevi dell’indomani,
di cosa fai domani… E anche la Parabola del Seminatore è costruita sul tempo: semina,
poi viene la pioggia e cresce. Cosa fa in noi, cosa fanno le ricchezze e cosa fanno
le preoccupazioni? Semplicemente ci tolgono dal tempo”.
Tutta la nostra
vita, ha sottolineato il Papa, è fondata su tre pilastri: uno nel passato, uno nel
presente e un altro nel futuro. Il pilastro del passato, ha spiegato, “è quello dell’elezione
del Signore”. Ognuno di noi, infatti, può dire che il Signore “mi ha eletto, mi ha
amato”, “mi ha detto ‘vieni’” e con il Battesimo “mi ha eletto per andare su una strada,
la strada cristiana”. Il futuro invece riguarda il “camminare verso una promessa”,
il Signore “ha fatto una promessa con noi”. Il presente infine “è la nostra risposta
a questo Dio tanto buono che mi ha eletto”. Ed ha osservato: “Fa una promessa, mi
propone un’alleanza ed io faccio un’alleanza con Lui”. Ecco dunque i tre pilastri:
“elezione, alleanza e promessa”:
“I tre pilastri di tutta la storia della
Salvezza. Ma quando il nostro cuore entra in questo che Gesù ci spiega, taglia il
tempo: taglia il passato, taglia il futuro, e si confonde nel presente. A quello che
è attaccato alle ricchezze, non importa il passato né il futuro, ha tutto là. E’ un
idolo, la ricchezza. Non ho bisogno di un passato, di una promessa, di un’elezione:
niente. Quello che si preoccupa di cosa può succedere, taglia il suo rapporto col
futuro – ‘Ma, può andare questo?’ – e il futuro diventa futuribile, ma no, non ti
orienta a nessuna promessa: rimane confuso, rimane solo”.
Per questo, ha
ribadito il Papa, Gesù ci dice che o si segue il Regno di Dio oppure le ricchezze
e le preoccupazioni del mondo. Con il Battesimo, ha detto ancora, “siamo eletti in
amore” da Lui, abbiamo un “Padre che ci ha messo in cammino”. E così “anche il futuro
è gioioso”, perché “camminiamo verso una promessa”. Il Signore “è fedele, Lui non
delude” e quindi anche noi siamo chiamati a fare “quello che possiamo” senza delusione,
“senza dimenticare che abbiamo un Padre nel passato che ci ha eletti”. Le ricchezze
e le preoccupazioni, ha avvertito, sono le due cose che “ci fanno dimenticare il nostro
passato”, che ci fanno vivere come se non avessimo un Padre. E anche il nostro presente
“è un presente che non va”:
“Dimenticare il passato, non accettare il presente,
sfigurare il futuro: questo è quello che fanno le ricchezze e le preoccupazioni. Il
Signore ci dice: ‘Ma, tranquilli! Cercate il Regno di Dio e la sua giustizia, tutto
l’altro verrà’. Chiediamo al Signore la grazia di non sbagliarci con le preoccupazioni,
con l’idolatria della ricchezza e sempre avere memoria che abbiamo un Padre, che ci
ha eletti; avere memoria che questo Padre ci promette una cosa buona, che è camminare
verso quella promessa e avere il coraggio di prendere il presente come viene. Questa
grazia chiediamo al Signore!”.