2013-06-20 08:15:30

Somalia: Ban Ki-moon scioccato per l'attentato degli Shabaab contro l'Onu


E’ stato rivendicato dai miliziani islamici Al Shabaab il sanguinoso attentato che mercoledì, nella capitale somala Mogadiscio, ha colpito una sede dell’Onu. 22 persone hanno perso la vita, tra dipendenti, altri civili e alcuni dei terroristi. Forte la preoccupazione del Palazzo di Vetro per un Paese sul quale la comunità internazionale sta impiegando ogni energia per un urgente ritorno alla normalità dopo oltre due decenni di guerre civili e di violenze. Sentiamo Giulio Albanese:RealAudioMP3

Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon è rimasto «scioccato» alla notizia dell'attacco sferrato ieri da un kamikaze che si è fatto saltare in aria all'ingresso del compound dove si trova l'Undp (il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo). Anche perché è ormai chiaro che, nonostante l’impegno della comunità internazionale nel sostenere il processo di pacificazione, la guerra civile continua a Mogadiscio e dintorni. Basti pensare che dopo l’esplosione, un commando di uomini armati ha aperto il fuoco all'interno del complesso, seminando impunemente morte e distruzione. Tra le vittime vi sarebbero quattro stranieri membri dell'Undp, responsabili della sicurezza, quattro guardie somale e almeno sette militanti. L'attentato è stato rivendicato dai soliti al Shabaab. Intanto, le truppe somale e dell'Unione africana (Ua), intervenute in forza con uomini e mezzi corazzati, hanno fatto sapere di aver ripreso il controllo del compound, dopo una battaglia durata almeno un'ora e mezzo. Ma è chiaro che questa guerra contro il terrorismo è persa in partenza se non vi sarà la volontà politica, nei fatti, di sospendere i continui rifornimenti di armi e munizioni che provengono dalla sponda yemenita e saudita. Una Somalia dunque sempre più linea di faglia tra Oriente e Occidente.

Ultimo aggiornamento: 21 giugno







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