Allarme Unesco in Siria: patrimoni dell'umanità a rischio
L’Unesco lancia l’allarme per i siti siriani considerati patrimonio dell'umanita’
ora a rischio, minacciati dalla guerra civile che in due anni ha provocato almeno
90 mila morti. Il grido di allarme dell'Unesco, l'Organizzazione delle Nazioni Unite
per l'Educazione, la Scienza e la Cultura, è stato lanciato durante il meeting annuale
in corso a Phnom Penh, in Cambogia. Sul territorio siriano si trovano sei siti appartenenti
al patrimonio culturale mondiale avverte l’Unesco, ma purtroppo per tutti non sussistono
piu' le condizioni che ne garantiscano la conservazione, a causa degli scontri, dei
saccheggi e degli scavi clandestini. In cima alla lista dei siti ad alto rischio ci
sono le citta' vecchie di Damasco, Bosra e Aleppo con il suq dove è impossibile verificare
le reali condizioni a causa dell’insicurezza permanente del conflitto. Rimane alto
l’allarme anche per l'oasi di Palmira, il Krak dei Cavalieri, la Fortezza di Saladino
e gli antichi villaggi della Siria settentrionale. Particolarmente tragica la situazione
in cui si trova l'antica citta' di Aleppo, teatro delle ''distruzioni piu' brutali''
in quanto tagliata in due dalla linea del fuoco. Proprio ad Aleppo, ad aprile, e'
stato distrutto il minareto dell'antica moschea degli Omayyadi, costruito nell'ottavo
secolo e ricostruito nel tredicesimo. L’Unesco ha rinnovato l’appello alle parti in
lotta affinchè risparmino l’intero patrimonio archeologico siriano tra i più significativi
del Medio Oriente. (F.B.)