Alluvioni: Nepal e India mandano l’esercito per salvare le vittime
“Le alluvioni ci hanno colpito in modo grave. Stiamo facendo del nostro meglio per
minimizzare le perdite e salvare quante più vite umane possiamo”. A parlare all'agenzia
AsiaNews è Vijay Bahugun, chief minister dell'Uttarkhand, lo Stato indiano più colpito
dalle piogge torrenziali che da giorni si abbattono sul nord dell'India e sulle regioni
occidentali del Nepal. I due governi hanno dispiegato ogni forza possibile, incluso
l'esercito, per contenere l'emergenza. A oggi il bilancio ufficiale parla di oltre
130 morti e almeno 100mila pellegrini indù bloccati. Case e infrastrutture riportano
danni gravi. Secondo i dati diffusi dalle autorità, in Nepal 35 persone sono morte
travolte dal fango e 2500 case sono state spazzate via. Migliaia di persone attendono
ancora i soccorsi. Almeno 2mila pellegrini indù indiani si trovano bloccati in varie
zone dell'area occidentale. Ponti e strade sono inagibili, e questo rende più difficili
le operazioni di soccorso. Data l'emergenza, ieri sera il governo ha sbloccato 10
milioni di rupie (circa 79.500 euro) e messo a disposizione quattro elicotteri. Il
Nepal non ha un'adeguata preparazione nella gestione e nella prevenzione dei disastri.
Così, ogni anno l'inizio della stagione delle piogge provoca danni ingenti. Intanto,
in India il bilancio è fermo - per il momento - a 70 vittime e 75mila pellegrini indù
bloccati. I fedeli erano diretti al Char-Dham, noto centro spirituale induista, vicino
al Nepal occidentale. Il chief minister dell'Uttarkhand spiega che "i danni più gravi
sono intorno all'area di Kedarnath. Ho già parlato con il governo centrale e con il
nostro primo ministro Manmohan Singh per chiedere aiuto. Egli mi ha garantito che
manderà almeno 10 elicotteri in più e altro equipaggiamento". L'amministrazione locale
ha già dispiegato una decina di elicotteri per favorire le operazioni di soccorso.
Secondo Bahugun si tratta dell'alluvione peggiore dal 1960 e potrebbe causare gravi
perdite per l'India intera. (R.P.)