Allarme da Confesercenti: ogni giorno chiudono 134 imprese
In attesa di presentare il piano sull’occupazione, il Governo Letta lavora anche al
rinvio dell’aumento dell’Iva. Anche perché, come segnala la Corte dei Conti, la pressione
fiscale in Italia è arrivata al 53%. E non è la sola brutta notizia che è arrivata
ieri dal fronte economico. Servizio di Giampiero Guadagni:
Il 2012 è stato
l’anno più nero per l’edilizia, che ha visto fallire oltre 11 mila aziende del settore
con una perdita di 446 mila posti di lavoro. I dati dell’associazione nazionale costruttori
vanno in parallelo con quelli della Confesercenti, che parla di una vera ecatombe
di negozi negli ultimi cinque anni: - 224 mila tra commercio e turismo. Per il presidente
Venturi la priorità è la riforma fiscale, con un no secco all’aumento dell’Iva, che
dovrebbe scattare a luglio. Lavoriamo in questa direzione, assicura il ministro dello
Sviluppo economico Zanonato, che alla platea di Confesercenti ricorda come il gettito
dell’aumento Iva sia già computato in bilancio per uscire dalla procedura per deficit
eccessivo; e il governo sta allora cercando una copertura alternativa. Di Iva parla
anche la Corte dei Conti, per segnalare che resta elevata la propensione a non dichiararla.
Il fenomeno dell'economia sommersa, affermano i magistrati contabili, ha dimensioni
rilevanti: fino al 18% e colloca l'Italia al secondo posto nella graduatoria internazionale
guidata dalla Grecia. E a proposito di Pil, l’Eurostat fa sapere che il prodotto interno
lordo pro capite dell'Italia è inferiore del 10% alla media dell'eurozona e leggermente
inferiore anche alla media Ue.