A Strasburgo la "Messa per l’Europa" in onore dei Santi Cirillo e Metodio
In spirito di partecipazione e fraternità, per commemorare il 1150.mo anniversario
dell’arrivo nella Grande Moravia dei Santi Cirillo e Metodio, compatroni d’Europa,
nella Cattedrale di Straburgo, si è svolta martedì sera una solenne concelebrazione,
“Messa per l’Europa”, concelebrata dall’ordinario metropolitano, affiancato dai suoi
ausiliari e dall’arcivescovo di Praga, il cardinale Dominik Duka che ha tenuto l’omelia.
Sottolineando che oggi l’Europa ha più nemici all’interno che all’esterno, il porporato
ha affermato che se la società contemporanea vuol difender il progetto di un’Europa
comune evitando pusillanimi tentennamenti e il circolo vizioso della banalità e del
vuoto, deve rifarsi alla fede sostenuta dalla ragione, e alla ragione illuminata dalla
rivelazione divina. Nella Preghiera dei Fedeli si è invocata, tra l’altro, la luce
per difendere e promuovere in Europa la dignità della persona umana e la libertà dalla
schiavitù delle ideologie, dei poteri e del denaro. In un messaggio, letto dai rappresentanti
europei al termine della celebrazione, è stato ribadito l’impegno per un’Europa non
chiusa in sé stessa come una fortezza, ma solidale con le altre regioni della Terra,
soprattutto verso i popoli lacerati dalla violenza, dalla fame e dall’ingiustizia.
(Da Strasburgo, Paolo Scappucci)
Strasburgo è
la sede sia del Parlamento dell’Unione Europea che dell’Assemblea parlamentare del
Consiglio d’Europa che ha organizzato l’iniziativa della Messa promossa dalla Repubblica
ceca e dalla Slovenia, Paesi dove arrivarono da Oriente i Santi Cirillo e Metodio.
A concelebrare mons. Aldo Giordano, osservatore permanente della Santa Sede
presso il Consiglio d’Europa:
R. – L’Europa
ha due anime, "due polmoni" – come diceva Giovanni Paolo II – che devono sempre più
incontrarsi per creare un’Europa moderna, veramente “ricca”. L’anima, il polmone occidentale,
tra i Patroni dell’Europa è rappresentato in particolare da Benedetto, e poi c’è l’anima
orientale che è rappresentata appunto dai Santi Cirillo e Metodio che hanno una valenza
storica, culturale, letteraria enorme. Io credo che sia interessante far conoscere
queste personalità qui, presso il Consiglio d’Europa, qui a Strasburgo, in Occidente,
appunto come contributo per questa Europa più ricca. Può essere un importante contributo
per avvicinare anche il popolo e le varie tradizioni europee alle istituzioni. Cioè,
troviamo molto interessante che ci sia attenzione alla cultura in genere, perché la
cultura credo sia il luogo dove noi possiamo identificare l’identità europea che avrà
un’identità geografica, storica, politica, economica ma a nostro avviso è soprattutto
una questione culturale. E siamo molto interessati dal fatto che il Consiglio d’Europa
abbia percepito che nel cuore delle culture ci sia la dimensione religiosa: è interessante
sentire che si parla della dimensione religiosa e del dialogo interculturale. E oggi
c’è questa coscienza che non si può pensare a un incontro di popoli, di cultura, eccetera
senza considerare la dimensione religiosa. Oggi, siamo in un pluralismo religioso
e quindi abbiamo questo grosso interrogativo di come convivere, come collaborare,
come evitare delle tensioni, anche tensioni pericolose, e guardare positivamente a
come contribuire all’Europa. Come esponenti di religioni siamo coscienti di avere
alcuni capitoli che sono attesi anche dalle istituzioni. C’è il capitolo della coesione
sociale, c’è il capitolo educativo, c’è il capitolo del senso stesso della vita, il
capitolo della solidarietà … sono tutti capitoli dove il mondo politico diventa sempre
più cosciente che le religioni hanno qualcosa da dire e quindi attendono un contributo.