Papa Francesco : "Siamo pastori, non pettinatori di pecorelle"
Don Pierluigi Plata, direttore spirituale Seminario Maggiore Ordinariato militare Nella catechesi
che ha inaugurato il Convegno diocesano di Roma, il Papa ci ha spiegato che l'invito
a "evangelizzare" non è un macigno che ci piomba addosso in quanto cristiani, o un'incombenza
in più rispetto a quelle che già abbiamo nella famiglia o nel lavoro. L'annuncio è
costitutivo dell'essere cristiani. Perché è proprio annunciando il Vangelo che io
trovo la realizzazione di me stesso.E' proprio uscendo da me stesso che trovo
me stesso e trovo la vera gioia. Annunciare, evangelizzare - ripete più volte
Papa Francesco - ci dà gioia. Mentre l'egosimo ci butta giù, crea amarezza e tristezza.
Ed è la grazia - come ci ha spiegato il Pontefice - che ci dà le virtù del coraggio
e della pazienza per evangelizzare. Durante la sua catechesi inaugurale del
Convegno diocesano di Roma, Papa Francesco ci ha spiegato anche che dare la priorità
ai poveri non significa essere 'pauperisti' o 'barboni spirituali'. E' un altro
esempio dell'attitudine del Papa a tornare su concetti già espressi, quasi per puntualizzarli
e impedire letture superficiali o fraintendimenti della sue parole. Francesco ci ha
spiegato così che la nostra attenzione di cristiani deve innanzitutto essere rivolta
a chi soffre di povertà materiale. Ma poi a ogni tipo di povertà, anche quella culturale,
con cui bisogna entrare in dialogo. Infine ha molto colpito la frase del Papa
che - invertendo le proporzioni del Vangelo - ha affermato che oggi il Pastore non
ha smarrito una sola pecorella, ma ne ha smarrite 99, mentre, appunto, gliene resta
solo una. E ci ha invitati a uscire, a cercare le percorelle smarrite, dunque a essere
pastori e non 'pettinatori di pecorelle'. Quello che davvero il Papa intendeva
dirci è che la passione con cui il Pastore lascia le sue pecorelle per andare a cercare
quella smarrita, deve essere la nostra. Anzi, oggi, - visto l'alto numero delle pecorelle
smarrite - questo zelo apostolico deve essere ancora più acceso. E poi il Papa ha
riproposto uno dei suoi temi preferiti: la necessità di 'uscire' dalle nostre parrocchie,
perché è solo uscendo e comunicando con gli altri posso trasmettere quell'amore che
ho ricevuto da Dio. (Intervista a cura di Fabio Colagrande)