2013-06-18 07:06:46

Ondata di proteste in Brasile: no alle spese per la Confederations Cup ed i Mondiali di calcio


Un’ondata di manifestazioni sta scuotendo in queste ore il Brasile. In migliaia sono scesi in piazza in 11 città per dire stop agli sprechi per l’organizzazione dei mondiali di calcio e della Confederations Cup. Una protesta pacifica, degenerata però in scontri a Rio de Janeiro. Il servizio è di Salvatore Sabatino:RealAudioMP3

''Le manifestazioni pacifiche sono legittime; è prerogativa dei giovani manifestare''. La presidente Dilma Rousseff rompe così il silenzio, rivolgendosi direttamente ai giovani che sono riusciti a salire sul tetto del parlamento di Brasilia. Un gruppo esiguo, avamposto, però, di quelle migliaia di persone che protestano ormai da giorni in almeno 11 città brasiliane. Dicono no all'aumento dei prezzi dei trasporti pubblici; dicono no alle spese, definite eccessive, che il governo ha affrontato per l'organizzazione della Confederations Cup, e dei Mondiali di calcio del 2014. Una protesta pacifica, degenerata però in scontri a Rio de Janeiro. Qui le manifestazioni hanno infiammato il centro della città carioca. Un gruppo di manifestanti ha lanciato bombe carta contro la polizia, che ha risposto sparando candelotti di gas lacrimogeni e pallottole di gomma. Due agenti sono rimasti feriti e una decina di manifestanti sono stati arrestati. Il segretario generale della presidenza brasiliana, Gilberto Carvalho, ha sottolineato che il governo e la presidente Rousseff sono ''preoccupati'' ed ha garantito che il governo dialogherà con i movimenti di protesta ma non ''rinuncerà a garantire l'ordine e a far rispettare la legge''.







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