Corea del Nord- Stati Uniti: difficile riapertura del dialogo
La proposta avanzata domenica dalla Corea del Nord di una riapertura del dialogo con
Washington ha ricevuto risposte tiepide, a partire da quella del dipartimento di Stato
Usa che, attraverso la portavoce Jennifer Psaki ha sottolineato come Washington stia
ancora aspettando un cambiamento di rotta da parte di Pyongyang. Il servizio è di
Stefano Vecchia:
L'annuncio di
due giorni fa, indicherebbe la volontà di entrare in “seri colloqui” con gli Stati
Uniti per “assicurare – secondo il testo diffuso dall'agenzia d'informazione ufficiale
Kcna - la pace e la stabilità della regione”. La risposta di Washington ha confermato
l'interesse Usa per i colloqui, che però potranno concretizzarsi solo quando il regime
nordcoreano dimostrerà di volere rispettare le risoluzioni delle Nazioni Unite che
riguardano i suoi esperimenti nucleari sotterranei e le sperimentazioni balistiche
e di accettare il principio della denuclearizzazione. Una mossa non nuova, dunque,
quella del Nord, che cerca di convincere gli Stati Uniti a instaurare un dialogo diretto
scavalcando l'alleato sudcoreano. Washington, da parte sua, non intende lasciarsi
coinvolgere in una partita a due. La Corea del Sud si è allineata ieri con gli Stati
Uniti chiedendo il rispetto delle risoluzioni Internazionali ma suggerendo anche ai
nordcoreani di avviare azioni concrete anziché insistere con proclami e minacce. In
un breve colloquio telefonico con Barack Obama, la presidente sudcoreana Park Geun-Hye
ha avvisato l'alleato che impegnarsi in colloqui in questa fase, potrebbe prevedibilmente
portare soltanto vantaggi al regime di Pyongyang e non alla distensione.