20.mo del Catechismo: il Giudizio universale, giudizio della misericordia
Il Giudizio universale sarà il giudizio della misericordia. E' quanto sottolinea il
Catechismo della Chiesa cattolica che dedica pagine importanti al Giudizio universale.
Il gesuita padre Dariusz Kowalczyk vi si sofferma nella 31.ma puntata del ciclo
di riflessione sul Catechismo, a 20 anni dalla sua pubblicazione:
I cristiani
professano che Gesù Cristo “verrà a giudicare i vivi e i morti”. Questo vuol dire
che la storia del mondo e di ciascuno avrà il suo compimento. Nel Catechismo leggiamo:
“Nel Giorno del Giudizio, alla fine del mondo, Cristo verrà nella gloria per dare
compimento al trionfo definitivo del bene sul male che, come il grano e la zizzania,
saranno cresciuti nel corso della storia” (n. 681)
Cristo è il Signore dei
morti e dei vivi e come tale ci dice: “Abbiate fiducia; io ho vinto il mondo” (Gv
16,33). La sua sovranità però non si è ancora compiuta. E così la zizzania cresce
insieme al grano.
Bisogna fare distinzione tuttavia tra il Giudizio universale,
che verrà alla fine dei tempi, e il giudizio particolare, che avviene subito dopo
la morte dell’individuo. “E’ stabilito per gli uomini – leggiamo nella lettera agli
Ebrei – che muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio” (9,27). Non c'è
alcuna reincarnazione. La storia umana è lineare – ha il suo inizio e il suo fine.
Abbiamo una sola vita e una sola morte. Il giudizio particolare riguarda la storia
degli individui. Il Giudizio universale invece riguarda tutta la storia di tutte le
generazioni.
Tutti abbiamo visto diverse rappresentazioni del giudizio e, qualche
volta, queste ci fanno anche paura. Dobbiamo ricordare però che ci giudicherà Colui
che per noi è morto sulla Croce. Il giudizio sarà quindi quello della misericordia.
Si! “Saranno messi in luce la condotta di ciascuno e il segreto dei cuori” (CCC 678),
ma non per condannare il peccatore, ma per purificarlo e salvarlo. E il criterio principale
del giudizio saranno le parole di Gesù: “Ogni volta che avete fatto queste cose ad
uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt 25,40). Il male
sarà svelato ma, prima di tutto, verrà ricordato ogni bene, anche il più piccolo,
che abbiamo reso al prossimo.