2013-06-17 15:39:04

Roma, il Papa apre il Convegno diocesano. Il card. Vallini: una fede forte regge la crisi


“Io non mi vergogno del Vangelo”. L’affermazione di S. Paolo dà il titolo alla catechesi con la quale stasera, alle 19.30, in Aula Paolo VI, Papa Francesco aprirà il suo primo Convegno pastorale diocesano di Roma. La netta affermazione del titolo richiama l’incisività dello stile comunicativo al quale il Papa da tre mesi ha abituato la Chiesa. Sulla scelta del tema e lo sfondo sul quale il Convegno è stato preparato, Alessandro De Carolis ha sentito il cardinale vicario Agostino Vallini:RealAudioMP3

R. – Il tema è venuto perché al Santo Padre ho chiesto di tenere una catechesi su un testo paolino ed un brano della Lettera ai Romani, dove San Paolo esprime proprio la sua ansia pastorale con questa espressione: “Io non mi vergogno del Vangelo”. Naturalmente, mi sembra proprio molto congeniale all’attività di magistero di Papa Francesco e, quindi, questa sera ci aspettiamo che il Papa ci aiuti ad assumere maggiore coraggio nel vivere prima e nel testimoniare il Vangelo poi.

D. – Come vi siete preparati a questo incontro?

R. – E’ un appuntamento annuale che nasce dall’esperienza pastorale di un anno intero e che diventa occasione di riflessione per approfondire e anche per progredire in quella visione del progetto pastorale di questi anni, che ha posto la questione della missione della Chiesa a Roma all’attenzione della Chiesa stessa.

D. – In questa contingenza storica la Chiesa capitolina sta vivendo una nuova primavera come testimonia la corrente di entusiasmo che da tre mesi accompagna il nuovo vescovo di Roma. La situazione sociale, invece, non è altrettanto serena. Come conciliate la gioia di questi momenti con la durezza del periodo?

R. – Io la concilio in questo modo: nella misura in cui cresce la vita cristiana bella, ricca, affascinante, capace di testimonianza credibile, si riesce ad affrontare anche le difficoltà, la crisi, con la forza e la pazienza del Signore. Quindi, non ci dobbiamo lasciarci scoraggiare dalle difficoltà, ma renderci particolarmente adatti a testimoniare la bontà del Vangelo, così che i cristiani a Roma siano quelli che si rimboccano le maniche ancora di più e sappiano anche condividere e partecipare, portando gli uni i pesi degli altri.

D. – Come risponderebbe in sintesi alla domanda: dove sta andando attualmente il corpo ecclesiale della città?

R. – Io penso di poter rispondere con questa semplice espressione: è un corpo ecclesiale che cammina con una crescente consapevolezza e passione pastorale, affronta le sfide del tempo: quelle della cultura, quelle della vita, anche gli aspetti più difficili, più problematici, quelli che riguardano i valori, messi in discussione. Ma con il coraggio di una testimonianza che possa aiutare quantomeno chi non è nella comunità ecclesiale, a pensare, a domandarsi: “Ma che senso ha la vita?”. La nostra risposta è: solo nel Signore Gesù, troveremo salvezza.







All the contents on this site are copyrighted ©.