2013-06-17 17:37:02

Rohani alla stampa: interazioni costruttive col mondo ma sul nucleare nessun passo indietro


Primo appuntamento con la stampa ieri per il neo eletto presidente iraniano Hassan Rohani, il conservatore moderato sostenuto dai riformisti. Nelle sue linee guida la volontà di rapporti costruttivi con il mondo e di maggiore trasparenza sul dossier nucleare, ma senza ''interferenze'' negli affari interni e tenendo conto del ''riconoscimento'' dei diritti della nazione. Frena gli entusiasmi l'Agenzia Onu per l'energia atomica, l’Aiea: il negoziato è fermo, dice, ma l’espansione del nucleare iraniano progredisce costantemente. Il servizio di Gabriella Ceraso:RealAudioMP3

Nessun cambiamento radicale ma almeno una modifica di stile: è quanto la comunità internazionale, tranne lo scettico Isarele, si aspetta da Hassan Rohani, lo sceicco diplomatico che per l’Iran ha già mediato sul nucleare, nel passato,e con discreti risultati. Il neo eletto parla anche di questo, incontrando la stampa, non prima di aver, ieri, reso omaggio alla memoria dell'Ayatollah Khomeini e ricevuto indicazioni di governo dalla Guida suprema, Ali Khamenei. In sintesi, sul nucleare, Rohani ribadisce che l’Iran opera già in modo trasparente e nella cornice della legalità ma può fare di più, in vista di un accordo internazionale, fermo restando che l’arricchimento dell’uranio non si fermerà e che le sanzioni imposte sono ingiuste e immotivate. E non hanno avuto nessun effetto, risponde a distanza l’Aieia- Agenzia Onu per l’energia atomica – :il programma e' in espansione costante, afferma, anche se l'Iran e' ancora indietro nei lavori per il completamento del suo reattore ad acqua pesante ad Arak. Altro punto fermo per il presidente è la volontà di "interazioni costruttive" con il resto del mondo "attraverso la moderazione", anche qui a patto però della non interferenza negli affari interni. Riferimenti particolari vanno agli atteggiamenti definiti egemonici degli Stati Uniti e all’Arabia Saudita con cui i rapporti si sono deteriorati nell’ultimo anno a causa della guerra in Siria e delle proteste in Bahrein. Proprio a proposito del regime di Assad, cui oggi guarda anche il G8 Rohani ribadisce che la soluzione della crisi resta nelle mani dei paesi della regione e della popolazione siriana. Dunque, anche in questo caso, tolleranza reciproca sì, ma nessuna interferenza.

Ultimo aggiornamento: 18 giugno







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