2013-06-15 08:03:26

Siria: gli Stati Uniti pronti ad armare i ribelli. Videoconferenza di Obama con i leader europei in vista del G8


In attesa del G8, la prossima settimana in Irlanda del Nord, il presidente americano Obama ha tenuto una video conferenza con alcuni leader europei per discutere di occupazione ma anche di Siria. Intanto Damasco replica alla Casa Bianca, che aveva denunciato l’uso di armi chimiche nel Paese, parlando di prove false costruite per armare i ribelli. Anche la Russia si dice perplessa. Il servizio di Marina Calculli:RealAudioMP3

Secondo il presidente degli Stati Uniti Obama il regime di Assad ha fatto uso di armi chimiche. Con il plauso di Gran Bretagna e Francia, il capo della Casa Bianca ha sbloccato ieri ufficalmente la fornitura di armi ai ribelli. Washington inoltre ha precisato, dopo alcune indiscrezioni, che non c’è l’intenzione di imporre una no fly zone sul modello libico. Dura la reazione di Damasco, sostenuta da Mosca: “Le prove fornite sono state costruite dagli Stati Uniti” – ha detto Bashar – “esattamente come le armi di distruzione di massa erano una bugia per invadere l’Iraq nel 2003”. Al fianco del regime resta Hezbollah, che ribadisce: continueremo a fare ciò che abbiamo iniziato a Qusayr. Ban Ki Moon, intanto, dichiara che la fornitura di nuove armi ai ribelli non aiuterà a fermare il bagno di sangue in Siria. Assieme alla Nato e all’Unione Europea, l’Onu giudica necessario che una missione possa entrare nel paese per verificare e chiede al regime di Assad di consentire agli esperti l’ingresso in Siria. E in vista del G8, di Siria hanno parlato anche in una videoconferenza Obama, Letta, la Merkel, Cameron e Hollande.







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