Oasis: benefici e rischi della secolarizzazione nel campo cristiano-islamico
Le ambiguità della secolarizzazione e le sue ricadute sul rapporto fra cristiani e
musulmani, ma anche i ripensamenti che essa provoca nelle società orientali e occidentali:
è la pista su cui quest'anno si incontra il Comitato scientifico di Oasis, la rivista
fondata 10 anni fa dal card. Angelo Scola, allora patriarca di Venezia e ora arcivescovo
di Milano. Il Comitato si incontra quest'anno proprio a Milano, oggi e domani, con
un programma ricco di testimonianze e riflessioni dall'Arabia saudita al Marocco e
alla Turchia; dall'Egitto, all'Iran, alla Nigeria. Nella due-giorni, nella sede dell'Università
statale di Milano - riferisce l'agenzia AsiaNews - si dibatterà il tema: "Sul crinale.
Cristiani e musulmani tra secolarismo e ideologia". Con la presidenza del card. Scola,
i circa 70 ospiti da tutto il mondo parleranno del modo in cui la secolarizzazione
sta trasformando Oriente e Occidente. Soprattutto con le "primavere arabe" sta emergendo
fra i musulmani una concezione della laicità della società che mette in secondo piano
l'appartenenza religiosa e apre alla convivenza con le altre religioni, coi cristiani
in particolare. Allo stesso tempo, sta venendo alla luce una secolarizzazione spinta,
in reazione all'integrismo islamico guerriero che spesso produce vittime anche fra
i musulmani moderati. In occidente il laicismo muove le comunità religiose ad esigere
spazio nella società e provoca un sussulto di fondamentalismo anche fra i musulmani
che bollano tale laicismo come "ateo". Questo alimentarsi reciproco degli estremi
impone un ripensamento e un equilibrio. A questo proposito, nel primo giorno del convegno,
il card. Scola terrà una relazione su "Fare sintesi: la missione dell'Europa". Fra
le personalità musulmane più in vista, vi sono: Sayyid Jawad al-Khoei, assistente
del Segretario generale, al-Khoei Foundation, Najaf (Iraq); Muhammad Muhanna, direttore
dell'Accademia sufi e professore di diritto all'Università di al-Azhar (Il Cairo,
Egitto); Sami Angawi, presidente dell'Istituzione Al-Makkiyah Al-Madaniyah, (Jedda,
Arabia Saudita). Per il mondo cristiano sono invitati molti vescovi e sacerdoti del
mondo arabo e nordafricano, dall'India e dalla Nigeria. Per il mondo occidentale,
saranno presenti molte personalità accademiche da Stati Uniti, Germania, Gran Bretagna,
Francia e Italia. Oasis è nata nel 2004. Il comitato si riunisce ogni anno nel mese
di giugno per approfondire un tema che diviene poi la traccia per il lavoro annuale
della Fondazione e dei suoi strumenti: la rivista semestrale plurilingue (4 edizioni:
in italiano, inglese-arabo, francese-arabo, inglese-urdu), la newsletter quindicinale
(in italiano, inglese, francese, spagnolo e arabo), i libri, il sito internet. (R.P.)