2013-06-15 12:40:56

Oasis: benefici e rischi della secolarizzazione nel campo cristiano-islamico


Le ambiguità della secolarizzazione e le sue ricadute sul rapporto fra cristiani e musulmani, ma anche i ripensamenti che essa provoca nelle società orientali e occidentali: è la pista su cui quest'anno si incontra il Comitato scientifico di Oasis, la rivista fondata 10 anni fa dal card. Angelo Scola, allora patriarca di Venezia e ora arcivescovo di Milano. Il Comitato si incontra quest'anno proprio a Milano, oggi e domani, con un programma ricco di testimonianze e riflessioni dall'Arabia saudita al Marocco e alla Turchia; dall'Egitto, all'Iran, alla Nigeria. Nella due-giorni, nella sede dell'Università statale di Milano - riferisce l'agenzia AsiaNews - si dibatterà il tema: "Sul crinale. Cristiani e musulmani tra secolarismo e ideologia". Con la presidenza del card. Scola, i circa 70 ospiti da tutto il mondo parleranno del modo in cui la secolarizzazione sta trasformando Oriente e Occidente. Soprattutto con le "primavere arabe" sta emergendo fra i musulmani una concezione della laicità della società che mette in secondo piano l'appartenenza religiosa e apre alla convivenza con le altre religioni, coi cristiani in particolare. Allo stesso tempo, sta venendo alla luce una secolarizzazione spinta, in reazione all'integrismo islamico guerriero che spesso produce vittime anche fra i musulmani moderati. In occidente il laicismo muove le comunità religiose ad esigere spazio nella società e provoca un sussulto di fondamentalismo anche fra i musulmani che bollano tale laicismo come "ateo". Questo alimentarsi reciproco degli estremi impone un ripensamento e un equilibrio. A questo proposito, nel primo giorno del convegno, il card. Scola terrà una relazione su "Fare sintesi: la missione dell'Europa". Fra le personalità musulmane più in vista, vi sono: Sayyid Jawad al-Khoei, assistente del Segretario generale, al-Khoei Foundation, Najaf (Iraq); Muhammad Muhanna, direttore dell'Accademia sufi e professore di diritto all'Università di al-Azhar (Il Cairo, Egitto); Sami Angawi, presidente dell'Istituzione Al-Makkiyah Al-Madaniyah, (Jedda, Arabia Saudita). Per il mondo cristiano sono invitati molti vescovi e sacerdoti del mondo arabo e nordafricano, dall'India e dalla Nigeria. Per il mondo occidentale, saranno presenti molte personalità accademiche da Stati Uniti, Germania, Gran Bretagna, Francia e Italia. Oasis è nata nel 2004. Il comitato si riunisce ogni anno nel mese di giugno per approfondire un tema che diviene poi la traccia per il lavoro annuale della Fondazione e dei suoi strumenti: la rivista semestrale plurilingue (4 edizioni: in italiano, inglese-arabo, francese-arabo, inglese-urdu), la newsletter quindicinale (in italiano, inglese, francese, spagnolo e arabo), i libri, il sito internet. (R.P.)

Ultimo aggiornamento: 17 giugno







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