“Il servizio e la pace sono interconnessi: servire significa raggiungere qualcuno,
il bisognoso e rinunciare, con amore, ai propri interessi e comodità personali”. Sono
le parole con cui il card. Jean-Louis Tauran si è rivolto stamani alla comunità Sikh
di Birmingham. Dal 12 giugno, e fino a domani, infatti, il presidente del Pontificio
Consiglio per il Dialogo interreligioso si trova nel Regno Unito, in visita ufficiale,
per “affermare e rafforzare le buone relazioni interreligiose in questo Paese” e “dimostrare
che l’amicizia tra le religioni è di per sé un presupposto per la costruzione della
pace”. Dopo aver incontrato, nei giorni scorsi a Londra, la comunità induista e quella
giainista, stamani dunque il porporato ha incontrato i sikh e nel suo discorso, intitolato
“Cattolici e Sikh: il servizio all’umanità come contributo alla pace”, ha sottolineato
“la gioia di donare il proprio tempo, la propria energia, il proprio talento per il
bene e la felicità degli altri”. Tuttavia – ha continuato il card. Tauran – nel mondo
attuale si riscontrano “materialismo e consumismo, avidità, egoismo sfrenato” che
provocano “disuguaglianza, ingiustizia ed ogni genere di sfruttamento e discriminazione
tra i poveri, gli esclusi”. Di qui l’invito comune a cattolici e sikh affinché collaborino
ad una “giusta ridistribuzione delle ricchezze, delle risorse naturali e delle opportunità”,
così da contribuire alla costruzione di “una società giusta, raggiungendo i poveri
ed i bisognosi e lavorando per la pace”. Il card. Tauran ha messo, poi, in luce che
il legame tra cattolici e sikh è basato proprio sulla priorità data al servizio: per
i primi, infatti, esso è “un atto di amore, amore per Dio e per gli altri” e trova
“un modello perfetto in Gesù che è venuto ‘non per essere servito, ma per servire’
“. Lo stesso si può dire per i sikh, per i quali “il servizio disinteressato reso
per il beneficio dell’altro è un concetto primario”. Per questo, il presidente del
dicastero vaticano ha auspicato che entrambe le comunità possano “dare testimonianza,
sia individualmente che collettivamente, del nobile valore del servizio attraverso
le parole ed i fatti”, perché “se ci impegniamo in prima persona nel servire i bisognosi,
attraverso il dialogo, e se contribuiamo alla promozione della pace”, ha concluso
il card. Tauran, “andremo avanti nel cammino verso la verità”. Nel pomeriggio di oggi,
nella Cattedrale di Birmingham, intitolata a San Ceadda, il porporato celebrerà i
Vespri, mentre in serata rientrerà a Londra. (A cura di Isabella Piro)