Giornata del donatore di sangue: l'impegno dell'Ospedale "Bambino Gesù"
Ieri mattina, in occasione della Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, il ministro
della Salute, Beatrice Lorenzin, ha visitato l’Ospedale Bambino Gesù, presso la sede
del Gianicolo. Il ministro ha incontrato alcuni piccoli pazienti ricoverati al Mita,
il Modulo Interdisciplinare di Terapie Avanzate del Dipartimento di Onco-ematologia
pediatrica. I bambini con patologie oncologiche o sottoposti a interventi cardiochirurgici
sono, infatti, tra i principali beneficiari delle trasfusioni di sangue effettuate
al "Bambino Gesù". Il servizio di Elisa Sartarelli:
L’Ospedale Bambino
Gesù è il principale centro di raccolta di sangue nel Lazio: oltre 16mila sacche di
sangue sono state raccolte nel 2012 da circa 15 mila donatori. 10 mila sacche hanno
coperto il fabbisogno interno dell’ospedale, mentre le restanti 6 mila sono servite
per le emergenze della regione Lazio. L’obiettivo per il 2013 è di superare le 20
mila unità. Così il ministro Beatrice Lorenzin ha commentato la visita all’Ospedale
Bambino Gesù:
"E’ stata sicuramente molto costruttiva ed importante perché
questo ospedale – come è risaputo - è un’eccellenza assoluta in Italia per il trattamento
delle malattie rare e delle malattie rare che colpiscono i bambini. È un’eccellenza
nei trapianti e, in una giornata come questa in cui si ricorda la donazione del sangue,
è assolutamente importante. Ricordiamo: 1700 donatori in Italia, gratuiti, che fanno
un servizio incredibile che io mi sento di ringraziare e continuare a sollecitare.
Abbiamo quasi raggiunto l’autosufficienza e grazie a queste donazioni si possono salvare
tanti bambini e tante vite umane".
I bambini della Ludoteca hanno realizzato
alcuni disegni che il presidente dell’Ospedale Giuseppe Profiti ha donato al ministro.
Nel disegno di una bambina si legge: “Il tuo sangue può far fiorire altre vite: donalo!”.
Donare il sangue è un gesto che va incoraggiato soprattutto nei giovani” ha affermato
Sergio Rutella, responsabile del Servizio Immunotrasfusionale dell’ospedale.