Terra Santa: ordinati due sacerdoti del Seminario "Redemptoris Mater" di Galilea
Domenica scorsa il patriarca mons. Fouad Twal ha ordinato due nuovi presbiteri per
il patriarcato Latino di Gerusalemme, provenienti dal Seminario “Redemptoris Mater”
della Galilea: Carlos Ceballos Medina, originario della Bolivia, e Cristian David
Carreño Hinestrosa, originario della Colombia. I due sacerdoti novelli hanno esercitato
il loro ministero diaconale rispettivamente nelle parrocchie latine di Smakieh (Giordania)
e di Bir Zeit (Palestina). Da poco sono stati nominati vicari parrocchiali di Sweifieh
(Amman) e di Fuhais, in Giordania. Al rito di Ordinazione, che avuto luogo nel Centro
Internazionale “Domus Galilaeae”, hanno concelebrato mons. Elias Chacour, arcivescovo
greco-cattolico della Galilea; mons. Yousef Jules Zrey, vescovo greco-cattolico di
Gerusalemme e mons. Ignace Boutros Abd-el-Ahad, patriarca emerito siro-cattolico.
La liturgia, in lingua araba, è stata celebrata in un clima di grande gioia e gratitudine
al Signore. All’inizio della celebrazione, don Francesco Giosuè Voltaggio, rettore
del Seminario, ha salutato i presenti: oltre ai formatori del seminario, don Rino
Rossi e l’équipe responsabile del Cammino neocatecumenale in Terra Santa, i due padrini
dei due sacerdoti, don Louis Hazboun e don Vito Vacca, il rettore del Seminario Patriarcale
di Bet Jala, don Adib Zoomot, accompagnato da alcuni seminaristi, il Cancelliere del
patriarcato, don George Ayoub, e vari parroci della Terra Santa, sacerdoti latini
e greco-cattolici e greco-ortodossi, religiosi e religiose, membri di vari movimenti
ecclesiali, alcune autorità civili e circa cinquecento fedeli della Terra Santa. Alla
celebrazione hanno partecipato anche alcuni familiari dei due presbiteri e una rappresentanza
dei fratelli delle comunità neocatecumenali in cui è nata la loro vocazione. Incardinati
nel patriarcato Latino di Gerusalemme, i due sacerdoti sono nello stesso tempo diocesani,
a servizio della chiesa locale, e missionari, disposti a essere inviati dal patriarca
alle chiese in necessità del Medio Oriente e del mondo intero. Mons. Fouad Twal, infatti,
ha voluto erigere tale seminario, affinché la chiesa madre di Gerusalemme dia il suo
prezioso contributo alla missione universale della Chiesa. Nell’omelia, il patriarca
Twal ha evidenziato le caratteristiche essenziali del presbitero: essere servo della
Parola di Dio, in collaborazione con il vescovo, annunciando il Vangelo a tutte le
genti; essere servo dei sacramenti della salvezza, del culto divino e della preghiera;
essere pastore del popolo di Dio e custode dell’amore e dell’unità nella bellezza.
“La presenza dei seminaristi provenienti da tutte le parti del mondo in Galilea e
in Terra Santa - ha affermato il patriarca - ci dà la dimensione mondiale della nostra
Chiesa, nella quale il nostro amore non conosce confini. A questo proposito basta
ricordare il numero dei seminari “Redemptoris Mater”, per vivere questa dimensione
mondiale”. Infine, egli ha rivolto il seguente augurio: “Ringrazio e faccio gli auguri
anche al Cammino Neocatecumenale che dona alla Terra Santa i primi due presbiteri
che lavoreranno nella chiesa di Gerusalemme. Da Gerusalemme è partita l’evangelizzazione
e qui in Galilea ci fu il primo incontro tra il Maestro e gli Apostoli. Da qui, dopo
l’incontro con il Risorto, gli Apostoli partirono in tutto il mondo. Da qui, oggi,
parte anche la missione dei nostri fratelli presbiteri, il padre Cristian e il padre
Carlos. Coraggio, dunque, con fede e zelo sappiate che non siete soli nel combattimento,
perché tutta Gerusalemme con i suoi presbiteri e le sue suore - ha concluso il patriarca
- è con voi con la preghiera, insieme con tutti i seminari del Cammino in tutto il
mondo”. (R.P.)