Ore cruciali in Mali per processo di pacificazione: oggi la firma tra i gruppi armati
Tuareg e governo
In Mali è slittata ad oggi la firma dell’accordo tra i gruppi armati tuareg, che occupano
Kidal nel nordest del Paese e il governo di Bamako. L’esecutivo preme per alcuni “emendamenti''
per giungere all’intesa che consentirebbe lo svolgimento delle elezioni presidenziali
previste per il 28 luglio. Il servizio di Giulio Albanese:
Sono ore cruciali
quelle di oggi per il processo di pacificazione in Mali. Sulla carta l’accordo tra
le autorità di Bamako e i ribelli Tuareg sarebbe già pronto anche se vi sono delle
resistenze da parte di alcuni componenti del governo maliano. In sostanza c’è qualcuno
che teme un prezzo troppo alto da pagare per un duraturo raggiungimento del cessate
il fuoco nell’Azawad, la regione settentrionale del Mali, teatro nei mesi scorsi di
accesi combattimenti tra opposte fazioni, con il coinvolgimento dell’esercito francese.
Come è noto, il Movimento Nazionale di Liberazione dell’Azawad (MNLA) aveva rivendicato,
nei mesi scorsi, la secessione e ora si teme che le sue rivendicazioni possano portare
ad una eccessiva autonomia rispetto al governo centrale di Bamako. C’è addirittura
chi vorrebbe che leader tuareg fossero processati. La posta in gioco è alta. Senza
l’accordo, atteso per oggi, c’è il rischio che a Kidal e dintorni non si voti per
le presidenziali, che non arrivino gli aiuti internazionali e soprattutto ci si espone
alle minacce dei jihadisti che, sulle montagne al confine con l’Algeria, minacciano
di tornare all’attacco.