2013-06-13 08:08:42

Datagate. Snowden: tra gli obiettivi dell’Intelligence americana anche la Cina e Hong Kong


Dopo giorni di silenzio torna a farsi sentire Edward Snowden, l’uomo che ha fatto scoppiare lo scandalo informatico cosiddetto Datagate sui programmi di controllo della sicurezza americana. Secondo le sue parole tra gli obiettivi della sorveglianza digitale dell’intelligence statunitense ci sarebbero anche la Cina e Hong Kong. Il capo della National Security Agency difende l’operato della struttura: facciamo soltanto il nostro lavoro. Cecilia Seppia:RealAudioMP3

Non sono un traditore né un eroe, solo un cittadino americano. Torna così a farsi sentire l’ex informatico della Cia denunciando nuovi crimini e ipocrisie commessi, a suo avviso, dal governo statunitense. Lo fa dalle pagine del South China Morning Post, in cui parla anche della sua scelta di fuggire a Hong Kong temendo ritorsioni su di lui e sulla sua famiglia, viste le tante intimidazioni ricevute da Washinghton, per avere il suo silenzio. Secondo Snowden il programma denominato Prism della Nsa, sarebbe stato esteso al controllo delle istituzioni ma anche della gente comune di Hong Kong e del resto della Cina, fin dal 2009. Quindi racconta della mole spropositata, di operazioni di spionaggio condotte dalla Nsa a livello globale, pari a 61 mila interventi alla spina dorsale delle reti, che davano accesso alle comunicazioni di centinaia di migliaia di computer, senza doverli violare uno per uno. Un fatto sbagliato - afferma che doveva essere portato al giudizio dell'opinione pubblica. Forte la difesa del direttore della Nsa Keith Alexander che davanti al Congresso assicura: grazie alla nostra sorveglianza abbiamo fermato decine di potenziali attentati terroristici. Gli Stati Uniti intanto continuano a premere per l’estradizione dell’uomo, mentre migliaia di attivisti hanno già organizzato per sabato una manifestazione in suo sostegno.







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