Assemblea Cisl. Bagnasco: più investimenti sui giovani e lotta a corruzione e evasione
E’ un’autentica calamità lo scarso investimento sui giovani. Il presidente della Cei,
il cardinale Angelo Bagnasco, all’assemblea della Cisl a Roma giudica in modo positivo
il fatto che il governo abbia deciso di puntare sul lavoro. Per il cardinale serve
uno shock per ridare fiducia al Paese, e soprattutto basta con la denigrazione reciproca.
In mattinata industriali e sindacati hanno concordato sulla necessità di abbassare
le tasse. Alessandro Guarasci: L’Italia ha
bisogno di un vero rilancio. E il cardinale Bagnasco, dice, è fiducioso sulla capacità
di ripresa del Paese. Bisogna ripartire soprattutto dai giovani, migliorando l’inserimento
lavorativo e la formazione. Ma è tutto il Paese che deve rinascere, evitando gli sprechi,
definiti una zavorra insopportabile. E poi combattendo evasione e corruzione, dando
più credito alle imprese, puntando sugli investimenti e sugli ammortizzatori sociali
perché solo in questo modo potranno essere tutelate le famiglie e potrà essere ridotta
la forbice tra ricchi e poveri. Il cardinale Angelo Bagnasco: La gente
ha bisogno di vedere qualche cosa di forte, ma bisogna avere, credo, anche una qualche
prospettiva di merito più ampia, che possa veramente scuotere e ridare fiducia. Ridare
fiducia. Dunque, secondo Bagnasco, va ripensato il modello di sviluppo che
fin qui è stato perseguito, il che vuol dire meno individualismi e più attenzione
al bene collettivo. Insomma, una vera rivoluzione morale. E anche i sindacati devono
fare la loro parte, facendo proposte, dice il cardinale. Proprio Cgil, Cisl e Uil
stamattina si sono confrontati con Confindustria e Confcooperative. Il leader degli
industriali Giorgio Squinzi chiede di puntare sullo sviluppo, anche facendo calare
le tasse; Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, afferma che la partita
col governo si gioca tutta sulla defiscalizzazione per i neo assunti. Insomma le risorse
sono poche e vanno ben spese.