2013-06-11 15:10:45

Turchia: piazza Taskim, a Istanbul, sotto il controllo della polizia. Due i feriti


Turchia nel caos. Stamattina, la polizia ha fatto irruzione in Piazza Taskim, a Istanbul, e ne ha preso il controllo. Almeno due i feriti, uno dei quali verserebbe in gravi condizioni. Il governatore della città, Huseyin Avni Mutlu, ha scritto su Twitter che l'obiettivo della polizia antisommossa era solo quello di rimuovere striscioni e cartelli e ha invitato i giovani che da due settimane occupano la piazza a "evitare provocazioni". La situazione, però, è subito degenerata: molti manifestanti hanno raccontato di aver subito violenze, denunciando l'uso di proiettili di gomma da parte degli agenti. Una mossa a sorpresa, quella dell’esercito, che riconferma la posizione dura di Erdogan nei confronti dei manifestanti. Eppure, domani ci sarà l’atteso incontro tra il premier e una delegazione di contestatori. I fatti di oggi avranno delle ripercussioni su questo faccia a faccia? Salvatore Sabatino lo ha chiesto al collega turco Dundar Kesapli:RealAudioMP3

R. – Erdogan ha mostrato che non è un uomo del sistema dittatoriale, perché comunque ha dato un segno e ha mostrato la volontà di premiare i manifestanti, ascoltandoli. Quindi, domani, li incontrerà e dopo vedremo il risultato che ne uscirà fuori.

D. – Il premier Erdogan e il presidente Gul si sono mostrati molto divisi – duro il primo, dialogante il secondo – segno che c’è una spaccatura in atto a livello istituzionale...

R. – Può sembrare ma, d’altro canto, come in ogni Paese i diversi leader hanno diversi pareri, uno diverso dall’altro. Alla fine, però, qui c’è una realtà: sia il presidente Gul che il presidente del Consiglio, Erdogan, hanno il dovere, come istituzioni che rappresentano la Turchia, di trovare una soluzione e il miglior modo per uscire fuori dalla situazione prima che si aggravi, come è accaduto in altri Paesi del Mediterraneo.

D. – La Turchia è in questi giorni sotto la lente d’ingrandimento internazionale. Quanto tutto questo avrà delle conseguenze sulla credibilità che il Paese si è faticosamente costruito in questi anni?

R. – Il presidente Erdogan sicuramente ha fatto molte cose importanti per la Turchia e per la popolazione, ma non si può dire che sia perfetto. In nessun Paese del mondo si può pretendere che le istituzioni e il governo siano perfetti. Sicuramente, manca qualcosa. Soprattutto, non è stato molto leggero l’intervento della polizia turca. E questo bisogna sottolinearlo. Hanno sbagliato e quando sbagliano anche loro pagano. Istituzione o no, la realtà è che ci sono in atto degli scontri e che l’atmosfera che si vive in Turchia non è certo serena.







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