Festival Francescano 2013: più di 100 iniziative per rifettere sul cammino dell'uomo
E’ dedicata al tema del viaggio la quinta edizione del Festival dei Francescani, in
programma dal 27 al 29 settembre prossimo a Rimini. Una tre giorni di conferenze,
spettacoli, mostre e workshop: occasioni di incontro e di dialogo perché i valori
francescani della fraternità, della giustizia, della pace, del rispetto del creato
e dell’essenzialità possano arrivare anche ai più distanti. Alla presentazione dell’evento
c’era per noi Gabriella Ceraso:
Lo spunto tematico
viene dal “camminatore” Francesco, che nel maggio del 1213 si è fermato, nella sua
missione evangelizzatrice, nel borgo romagnolo di San Leo dove accolse in dono il
Monte della Verna, luogo poi delle stimmate. E’ dunque Francesco il modello del Festival
anche nel suo stile di vita: l’apertura al dialogo e l’annuncio del Vangelo a tutti.
FraMatteo Ghisini è il presidente del Movimento francescano dell’Emilia
Romagna:
"Francesco trovava nelle piazze un habitat
naturale, dove c’è l’ambito della festa, dove c’è l’ambito dell’incontro. Quindi,
abbiamo pensato di ritornare in piazza. Molta gente oggi desidera scoprire un senso
bello della vita, un senso profondo. Noi desideriamo scambiare due chiacchiere con
loro, annunciare che il Signore ci vuol bene".
Oltre 100 gli appuntamenti
previsti nel cuore di Rimini. Coinvolte tutte le età: i bambini con l’animazione,
le scuole con progetti didattici, gli adulti con approfondimenti e ospiti internazionali,
per esempio sul tema dell’ospitalità nelle religioni monoteiste o delle migrazioni,
fino agli spettacoli con il concerto di Francesco De Gregori, intitolato 'Sulla strada',
o la serata con Moni Ovadia sul tema biblico dell’Esodo. Tanti aspetti di uno stesso
tema. Il direttore del Festival, fra Giordano Ferri:
"A noi, quello
che interessa è incontrare e metterci in dialogo con gli altri. Disponibili anche
ad accogliere e lo facciamo sempre, nello scegliere anche i relatori e chi la pensa
diversamente da noi. Quello che le persone portano a casa non sono i singoli eventi,
ma è il clima creato dalle nostre iniziative anche dalla presenza di tanti Francescani,
frati, suore, laici francescani. Un clima di fraternità e di pace".
Una
sfida in più è per il Festival la scelta di Rimini terra di divertimenti e turismo
per eccellenza, ma anche in questo senso, da San Francesco, può venire un modello
interessante specie per i giovani. Ancora fra Matteo Ghisini:
"A
me piace molto San Francesco, perché è un Santo simpatico e molto umano. Ha cercato
di conciliare l’altissima spiritualità con l’umanità, che vuol dire anche saper godere
delle cose della vita. Questo intreccio, a mio avviso, oggi è molto importante e noi
forse dobbiamo annunciarlo. È possibile essere felici, pienamente in Dio e pienamente
nel mondo. Un giovane credo che rimanga affascinato da questo Francesco 'giullare'
che amava il canto, amava gli amici, amava i sogni e 'sognare alla grande', e a un
certo punto diventa Santo. Ma le caratteristiche del Francesco prima della conversione
non vengono umiliate: l’umanità cioè non viene umiliata, ma viene fatta sbocciare".