Preghiere in tutte le chiese del Sudafrica per Nelson Mandela, ricoverato in clinica
a Pretoria
In tutte le chiese del Sudafrica si è pregato oggi per la salute dell'ex presidente
Nelson Mandela, che ha trascorso una seconda notte in ospedale a causa di una infezione
polmonare. La presidenza del Sudafrica non ha diffuso nessun aggiornamento sullo stato
di salute del premio Nobel per la Pace, dopo aver dichiarato ieri che le sue condizioni
erano "gravi ma stabili". Mandela, 94 anni, e' stato ricoverato a Pretoria nella notte
fra venerdì e sabato. Si tratta del suo terzo ricovero in meno di un anno. Al capezzale
dell'uomo che ha messo fine all'apartheid vi è la moglie Graca Machel. Mandela “è
un combattente”, ha ripetuto il suo portavoce, rievocando la straordinaria esperienza
del leader che ha contribuito ad avviare in un processo di riconciliazione interno,
come sottolinea Günther Simmermacher, direttore del settimanale cattolico “Southern
Cross”, intervistato da Chris Altieri:
R. – President
Nelson Mandela was… Il presidente Nelson Mandela più che un presidente è stato
una figura eminente. In quel periodo, Mandela è stato esponente di spicco del passaggio
pacifico alla riconciliazione, di una visione ottimistica del futuro, che tuttavia
non si è completamente avverata. E’ stato un periodo vissuto con molto ottimismo e
molta effervescenza, quando il Sudafrica pensava che sarebbe sempre rimasta la prediletta
tra le Nazioni. Mi sembra che gli ultimi 15 anni abbiano indotto il Sudafrica a ricredersi,
ma nonostante questo la presidenza di Mandela ha certamente stabilito un modello di
transizione pacifica non solo per la sua nazione ma anche per altri Paesi. E penso
che la maggior parte dei processi di transizione verso la pace, avviati in molti Paesi
africani, siano stati in larga misura influenzati dall’esempio dato da Nelson Mandela,
compreso il suo spontaneo passaggio di poteri al successore, che negli anni Novanta
non era dato per scontato che potesse accadere, in Africa.