Messaggio del Papa in chiusura del Congresso eucaristico in Germania: portiano Dio
al mondo e il mondo a Dio
“Noi tutti abbiamo l’impegno di portare Dio al Mondo e il mondo a Dio”. Il cuore del
messaggio del Papa letto ieri mattina in apertura della Messa conclusiva a Colonia
in Germania del Congresso Eucaristico nazionale, incentrato sul tema “Signore da
chi andremo?” a cui hanno partecipato non solo i cattolici tedeschi ma anche molti
fedeli dei Paesi vicini. A presiedere la celebrazione eucaristica è stato il cardinale
Paul Josef Cordes, inviato speciale del Santo Padre. Il servizio di Roberta Gisotti:
“Signore
da chi andremo?” domanda l’apostolo Pietro, portavoce dei seguaci fedeli, davanti
all’incomprensione di molti ascoltatori di Gesù, che vorrebbero approfittare egoisticamente
di Lui. A porci questo interrogativo – scrive il Papa nel suo messaggio – siamo “anche
noi, membri della Chiesa di oggi”, ed anche se la domanda “è forse più titubante
nella nostra bocca che sulle labbra di Pietro, la nostra risposta, come quella dell’Apostolo,
può essere solo la persona di Gesù”, che “visse due mila anni fa” e “tuttavia noi
possiamo incontrarLo nel nostro tempo quando ascoltiamo la sua Parola e siamo a Lui
vicini, in modo unico, nell’Eucaristia.” Da qui l’invito di Francesco: “Che la Santa
Messa non cada per noi in una routine superficiale! Che attingiamo sempre di più alla
sua profondità!” “È proprio essa – spiega il Papa - ad inserirci nell’immensa opera
di salvezza di Cristo, ad affinare la nostra vista spirituale per il suo amore: per
la sua ‘profezia in atto’ con cui, nel Cenacolo, diede inizio al dono di Sé sulla
Croce; per la sua vittoria irrevocabile sul peccato e sulla morte, che annunciamo
con fierezza e in modo festoso”. Occorre dunque “imparare a vivere la Messa”, come
sollecitava il beato Giovanni paolo II. “A questo ci aiuta, ci introduce, il sostare
in adorazione davanti al Signore eucaristico nel tabernacolo e il ricevere il Sacramento
della Riconciliazione”.
E la stessa domanda ‘Signore, da chi andremo’ “si
pongono alcuni contemporanei che – lucidamente o con oscuro presentimento – sono ancora
in ricerca del Padre di Gesù Cristo. A loro – osserva Papa Francesco - il Redentore
vuole venire incontro attraverso di noi, che, grazie al Battesimo, siamo diventati
i suoi fratelli e sorelle, e che, nell’Eucaristia, abbiamo ricevuto la forza di portare
insieme a Lui la sua missione di salvezza”. “La nostra testimonianza li infiammerà
come noi siamo stati infiammati da Cristo. Noi tutti, vescovi, sacerdoti, diaconi,
religiosi e laici abbiamo l’impegno di portare Dio al mondo e il mondo a Dio”. “Incontrare
Cristo, affidarsi a Cristo, annunciare Cristo – conclude il suo messaggio Francesco
- sono i pilastri della nostra fede che si concentrano, sempre di nuovo, nel punto
focale dell’Eucaristia”. Ultimo aggiornamento: 10 giugno