2013-06-07 14:00:57

Mali: Amnesty denuncia gravi violazioni dei diritti umani dopo l'intervento francese


“Decine di persone, civili inclusi, sono state torturate e uccise o risultano scomparse da quando, cinque mesi fa, è iniziato l’intervento armato francese”. Lo denuncia Amnesty international in un nuovo documento pubblicato ieri, dopo una missione di quattro settimane in Mali, in vista del dispiegamento, il mese prossimo, della forza di peacekeeping delle Nazioni Unite. “Le violazioni dei diritti umani commesse dalle forze di sicurezza del Mali a partire da gennaio sono semplicemente agghiaccianti. Continuano a violare i diritti umani senza timore di essere chiamati a risponderne”, ha dichiarato Gaetan Mootoo, ricercatore di Amnesty. Nel corso della missione sono stati documentati decine di casi di detenuti, arrestati per il sospetto di avere legami coi gruppi armati, sottoposti a maltrattamenti e torture. L’organizzazione per i diritti umani ha anche documentato oltre 20 casi di uccisioni extragiudiziali e sparizioni forzate. I delegati di Amnesty hanno potuto incontrare oltre 80 dei 200 uomini trattenuti nel Centro principale di detenzione della capitale Bamako, in buona parte accusati di terrorismo e di altri reati. Molti di loro hanno denunciato di essere stati sottoposti a maltrattamenti e torture e alcuni hanno riferito di non aver ricevuto cure mediche. C’erano anche diversi bambini soldato, alcuni di 13 anni. (R.P.)
Ultimo aggiornamento: 8 giugno







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