Il Global Council of Indian Christans (Gcic) lancia un appello al nuovo governo del
Karnataka guidato dall'Indian National Congress per proteggere la piccola comunità
cristiana e le minoranze religiose, per anni bersaglio degli estremisti indù. "Il
nuovo esecutivo, dia ora giustizia ai cristiani dal 2008, vittime di una campagna
di odio e violenza", afferma Sajan George, responsabile del Gcic. Nel 2008, in coincidenza
con i pogrom anticristiani dell'Orissa, il Karnataka ha registrato attacchi contro
le chiese locali e le comunità, e da tempo è uno degli Stati più "pericolosi" per
la minoranza. Secondo un rapporto del Gcic - riporta l'agenzia AsiaNews - sui dati
relativi alla persecuzione anticristiana, il Karnataka ha "primeggiato" anche nel
2012, con 41 casi di violenza su 135 attacchi in tutta l'India. L'elezione in maggio
di Siddaramaiah, leader locale dell'Indian National Congress (partito laico guidato
da Sonia Gandhi) come nuovo chief minister del Karnataka, ha dato nuova speranza ai
cristiani, perseguitati durante tutti gli otto anni di governo del Bharatiya Janata
Party (Bjp), partito nazionalista indù. Il capo del Gcic spiega che dopo "essere stata
vittima di false accuse di proselitismo nella laica India, la comunità cristiana del
Karnataka può pregare senza paura". Tuttavia, per Sajan George, il nuovo esecutivo
deve compiere mosse concrete per assicurare alla giustizia le organizzazioni e i leader
responsabili delle violenze. Per questo, gli chiede che il governo faccia le scuse
ufficiali alla minoranza cristiana per le ingiustizia subite negli ultimi otto anni.
"Anche se esso non ha responsabilità dirette - spiega - la macchina del governo è
stata per anni complice degli estremisti indù, negando ai cristiani il diritto alla
libertà religiosa garantito dalla costituzione". Per Sajan George, il chief minister
in carica, deve anzitutto prendere le distanze dal "pretestuoso e falso" rapporto
sulle violenze redatto in questi anni dalla Somsekhara Commission. Tale relazione
ha scagionato i movimenti indù responsabili degli attacchi alle chiese del Karnataka
nel 2008. (R.P.)