2013-06-07 14:03:39

Dialogo e denuclearizzazione: intervista con l'ambasciatore coreano presso la Santa Sede


Si è concluso giovedì ad Hong Kong il Forum internazionale promosso dal Consiglio Mondiale delle Chiese sulla pace e sulla sicurezza in Asia. Si è parlato soprattutto della situazione coreana e di una possibile riconciliazione a sessanta anni dall’armistizio. Ce ne parla Davide Dionisi:RealAudioMP3

Nuovi negoziati e disarmo. Sono queste parole chiave che hanno caratterizzato i dibattiti del Forum di Hong Kong promosso dal Consiglio mondiale delle Chiese sulla sicurezza in Asia. Si è parlato soprattutto della crisi tra le due Coree e di un impegno volto alla riconciliazione. L’iniziativa del Consiglio ha fatto da apripista alla grande assemblea, promossa sempre dal World Council of Churches, che si terrà a Busan, in Corea del Sud, dal 30 ottobre all’8 novembre prossimo. Segnali di distensione, intanto, arrivano dalla penisola, perché la Corea del Nord ha annunciato il ripristino della “linea rossa” per le comunicazioni d'emergenza tra Nord e Sud, chiusa a marzo per le tensioni bilaterali ed è stato raggiunto un accordo per un vertice tra i due Paesi, in programma il 12 giugno a Seul. Ma quale ruolo può avere la comunità ecumenica internazionale per far sì che la pace venga assicurata in un Paese diviso come quello coreano. Lo abbiamo chiesto all’ambasciatore della Repubblica di Corea presso la Santa Sede, prof. Thomas Hong-Soon Han:

R. – Io direi che c'è un sostegno morale da parte delle religioni cristiane. Le religioni cristiane sono sempre un sostegno della pace, perché Cristo è la nostra pace. Si attende questo sostegno morale anche grazie alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica internazionale. Si tratta di un gesto concreto, che porti alla denuclearizzazione della penisola coreana. Senza la disposizione della denuclearizzazione da parte della Corea del Nord, non si può andare avanti nel processo volto alla realizzazione della pace nella penisola coreana. Oggi la penisola coreana è diventata il centro dell’interesse mondiale della pace.

D. – Qual è l'elemento che potrebbe accelarare il processo di pace?

R. – Soprattutto la sensibilizzazione dell’opinione pubblica, per far sì che le parti interessate – parlo soprattutto della Corea del Nord – mostrino, realizzino un gesto concreto verso la denuclearizzazione della penisola coreana. Poi, soprattutto, una preghiera per il Signore, che è il Principe della pace. La pace non si può garantire con le armi: la pace si deve garantire tramite il dialogo. Bisogna essere convinti che la pace è responsabilità di tutti, per tutti.

Ultimo aggiornamento: 8 giugno







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