Crisi siriana. La Russia invia una flotta permanente nel Mediterraneo
Cresce la tensione anche al confine tra Siria e Israele, dopo la riconquista dell’area
da parte del regime di Assad. Intanto l’Onu esprime preoccupazione per la tenuta della
stabilità nell’area, dopo l’attacco subito dai Caschi blu, mentre la Russia ha deciso
di inviare una flotta permanente nel Mediterraneo. Buone notizie, infine, su Domenico
Quirico, il giornalista italiano scomparso due mesi fa in Siria. Ci racconta tutto
Marina Calculli:
La disfatta
dei ribelli a Qusayr, punto di congiuntura strategico tra Siria e Libano porta già
le sue conseguenze. I ribelli hanno promesso di vendicarsi contro Hezbollah che ha
combattuto a viso scoperto accanto al regime di Asad. E non a caso nella serata di
ieri dieci granate si sono abbattute in Libano a Baalbek, proprio uno dei bastioni
del partito di Dio, dove già poche sere fa i ribelli erano penetrati dalla Siria e
avevano combattuto con le milizie di Hezbollah. A Qusayr i morti si contano a centinaia
e nel frattempo le forze governative hanno ripreso il controllo della strada che collega
Aleppo e il suo aereoporto internazionale. La diplomazia internazionale intanto si
muove verso il Ginevra 2, la conferenza di pace organizzata d Mosca e Washington.
Ieri i rappresentanti di Stati Uniti, Russia e ONU si sono riuniti per accelerare
i preparativi. Lakhdar Brahimi però ha detto che la conferenza si terrà forse a Luglio
e non nel mese corrente. Intanto Parigi e Londra alzano la posta, sostenendo di avere
prove certe sull’uso di armi chimiche da parte del regime di Asad. Per il presidente
francese François Hollande la comunità internazionale deve adesso intervenire.