2013-06-07 08:00:01

Crisi siriana. La Russia invia una flotta permanente nel Mediterraneo


Cresce la tensione anche al confine tra Siria e Israele, dopo la riconquista dell’area da parte del regime di Assad. Intanto l’Onu esprime preoccupazione per la tenuta della stabilità nell’area, dopo l’attacco subito dai Caschi blu, mentre la Russia ha deciso di inviare una flotta permanente nel Mediterraneo. Buone notizie, infine, su Domenico Quirico, il giornalista italiano scomparso due mesi fa in Siria. Ci racconta tutto Marina Calculli:RealAudioMP3

La disfatta dei ribelli a Qusayr, punto di congiuntura strategico tra Siria e Libano porta già le sue conseguenze. I ribelli hanno promesso di vendicarsi contro Hezbollah che ha combattuto a viso scoperto accanto al regime di Asad. E non a caso nella serata di ieri dieci granate si sono abbattute in Libano a Baalbek, proprio uno dei bastioni del partito di Dio, dove già poche sere fa i ribelli erano penetrati dalla Siria e avevano combattuto con le milizie di Hezbollah. A Qusayr i morti si contano a centinaia e nel frattempo le forze governative hanno ripreso il controllo della strada che collega Aleppo e il suo aereoporto internazionale. La diplomazia internazionale intanto si muove verso il Ginevra 2, la conferenza di pace organizzata d Mosca e Washington. Ieri i rappresentanti di Stati Uniti, Russia e ONU si sono riuniti per accelerare i preparativi. Lakhdar Brahimi però ha detto che la conferenza si terrà forse a Luglio e non nel mese corrente. Intanto Parigi e Londra alzano la posta, sostenendo di avere prove certe sull’uso di armi chimiche da parte del regime di Asad. Per il presidente francese François Hollande la comunità internazionale deve adesso intervenire.








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