Congo: l'’Onu denuncia nuove violenze contro i civili nel Nord Kivu
Esecuzioni extragiudiziarie oltre che altre gravi violazioni dei diritti dell’uomo
sono stati commessi nella località di Pinga e dintorni, nel Nord Kivu (nell’est della
Repubblica Democratica del Congo). Lo denuncia un comunicato dalla Monusco (Missione
di osservazione dell’Onu nella Repubblica Democratica del Congo) che accusa la milizia
Mai-Mai Sheka e quelli dell’Alleanza dei Patrioti per un Congo Libero e Sovrano di
aver commesso violazioni del diritti internazionale umanitario, nel corso dei loro
combattimenti. Tra le vittime delle violenze vi sono pure diversi bambini. Il comunicato
ricorda che dall’agosto 2010, Ntabo Ntaberi Sheka, leader del gruppo Mai-Mai che porta
il suo nome, insieme ai suoi uomini, è stato colpito da un mandato di arresto emesso
dalle autorità giudiziarie congolesi per crimini contro l’umanità, saccheggio e sequestri
di persona. I combattenti di Sheka sarebbero implicati in stupri di massa e altre
violazioni dei diritti dell’uomo commessi sull’asse Kibua-Mpofi, nel territorio di
Walikale, tra il 30 luglio e il 2 agosto 2010. Nel Nord Kivu è in corso il dispiegamento
della brigata d’intervento Onu di intervento rapido incaricata di fornire supporto
alla Monusco per disarmare i diversi gruppi armati che agiscono nella regione. (R.P.)