Vescovi spagnoli e portoghesi: reti sociali, nuova opportunità di evangelizzazione
“Le reti sociali implicano una nuova opportunità per la comunicazione del Vangelo.
La Chiesa deve realizzare lo sforzo di trasmettere il messaggio di Gesù Cristo nel
linguaggio della nuova cultura della comunicazione che questi strumenti hanno creato”.
Lo scrivono i vescovi della Commissione per la comunicazione delle Conferenze episcopali
di Spagna e Portogallo, riuniti a La Seu d’Urgell (Spagna), per riflettere sulla loro
missione “nell’ambito della pastorale delle comunicazioni”. L’incontro – riferisce
l’Agenzia Sir - si è sviluppato sotto il titolo “Reti sociali, nuovi mezzi per la
nuova evangelizzazione”, “con il desiderio di arricchire il dibattito sulla presenza
della Chiesa nell’ambiente digitale”. “La necessaria presenza della Chiesa nel contesto
digitale - evidenziano i vescovi - è un’occasione che permette alle comunità cristiane
di riflettere sulla propria identità e sul servizio che offrono alla società. A partire
da questa riflessione si può costruire una comunità virtuale”, che va incontro a “coloro
che abitano in questo continente digitale”. Per i presuli, “questa virtualizzazione
della comunità sarà preziosa nella misura in cui contribuirà allo sviluppo e al dinamismo
della comunità reale”, che resta il luogo più propizio per “pregare, celebrare i sacramenti
e vivere la carità”. I vescovi spagnoli e portoghesi ricordano che “i criteri che
la infoetica (l’etica dell’informazione) richiede per qualsiasi comunicazione, anche
nell’ambito digitale, sono la verità, l’autenticità, il rispetto degli altri, il bene
comune e l’amore per il prossimo”. Osservando poi “la ricca varietà dei progetti esistenti
per far presente l’esperienza cristiana nel mondo digitale”, i presuli invitano “le
persone e le istituzioni della Chiesa al lavoro comune. È opportuno stabilire canali
di collaborazione che permettano di lavorare efficacemente in questo contesto per
rendere più attraente la presenza di Cristo e del Vangelo nelle reti sociali e avvalersi
vicendevolmente dei risultati con spirito di comunione”. I vescovi, infine, non dimenticano
“il lavoro di tanti professionisti impegnati seriamente” per servire la verità e “danneggiati
da una crisi economica che ha colpito gravemente questa professione”. Di qui la preghiera
conclusiva: “Il Signore, che è la Verità, illumini tutti noi per riacquistare la vitalità
dei mezzi di comunicazione, essenziali per la Sua conoscenza, comprensione e diffusione.
Così avrà compimento il desiderio del decreto conciliare Inter Mirifica, del quale
celebreremo prossimamente il 50° anniversario, che chiedeva ai media il loro contributo
efficace per propagare e rafforzare il Regno di Dio”.