2013-06-06 08:46:12

Vescovi spagnoli e portoghesi: reti sociali, nuova opportunità di evangelizzazione


“Le reti sociali implicano una nuova opportunità per la comunicazione del Vangelo. La Chiesa deve realizzare lo sforzo di trasmettere il messaggio di Gesù Cristo nel linguaggio della nuova cultura della comunicazione che questi strumenti hanno creato”. Lo scrivono i vescovi della Commissione per la comunicazione delle Conferenze episcopali di Spagna e Portogallo, riuniti a La Seu d’Urgell (Spagna), per riflettere sulla loro missione “nell’ambito della pastorale delle comunicazioni”. L’incontro – riferisce l’Agenzia Sir - si è sviluppato sotto il titolo “Reti sociali, nuovi mezzi per la nuova evangelizzazione”, “con il desiderio di arricchire il dibattito sulla presenza della Chiesa nell’ambiente digitale”. “La necessaria presenza della Chiesa nel contesto digitale - evidenziano i vescovi - è un’occasione che permette alle comunità cristiane di riflettere sulla propria identità e sul servizio che offrono alla società. A partire da questa riflessione si può costruire una comunità virtuale”, che va incontro a “coloro che abitano in questo continente digitale”. Per i presuli, “questa virtualizzazione della comunità sarà preziosa nella misura in cui contribuirà allo sviluppo e al dinamismo della comunità reale”, che resta il luogo più propizio per “pregare, celebrare i sacramenti e vivere la carità”. I vescovi spagnoli e portoghesi ricordano che “i criteri che la infoetica (l’etica dell’informazione) richiede per qualsiasi comunicazione, anche nell’ambito digitale, sono la verità, l’autenticità, il rispetto degli altri, il bene comune e l’amore per il prossimo”. Osservando poi “la ricca varietà dei progetti esistenti per far presente l’esperienza cristiana nel mondo digitale”, i presuli invitano “le persone e le istituzioni della Chiesa al lavoro comune. È opportuno stabilire canali di collaborazione che permettano di lavorare efficacemente in questo contesto per rendere più attraente la presenza di Cristo e del Vangelo nelle reti sociali e avvalersi vicendevolmente dei risultati con spirito di comunione”. I vescovi, infine, non dimenticano “il lavoro di tanti professionisti impegnati seriamente” per servire la verità e “danneggiati da una crisi economica che ha colpito gravemente questa professione”. Di qui la preghiera conclusiva: “Il Signore, che è la Verità, illumini tutti noi per riacquistare la vitalità dei mezzi di comunicazione, essenziali per la Sua conoscenza, comprensione e diffusione. Così avrà compimento il desiderio del decreto conciliare Inter Mirifica, del quale celebreremo prossimamente il 50° anniversario, che chiedeva ai media il loro contributo efficace per propagare e rafforzare il Regno di Dio”.







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