San Raffaele di Milano: per la prima volta ricostruita funzione pancreas nel midollo
osseo
Una equipe del San Raffaele di Milano ha ricostruito nel midollo osseo una parte della
funzione del pancreas dopo l'asportazione completa dello stesso per malattia. L'intervento
è stato condotto per la prima volta al mondo su quattro pazienti e lo studio è stato
pubblicato su Diabetes, rivista di diabetologia. Il punto di partenza è stato il trapianto
di isole pancreatiche che permette di curare il diabete e che viene eseguito in chi
soffre di diabete mellito di tipo 1, refrattario alla normale terapia, e di diabete
di tipo 3c. I ricercatori hanno recuperato dal pancreas prelevato chirurgicamente
le cellule endocrine ''ricostruendolo'' nel midollo delle ossa dello stesso paziente,
a livello del bacino e ottenendo una sorta di ''organo puzzle'' che ha attecchito
e funzionato per quasi 3 anni. ''L'approccio utilizzato in questi pazienti è innovativo.
E' un risultato straordinario e potrebbe aprire in generale scenari inaspettati nel
campo della medicina rigenerativa'', ha spiegato Lorenzo Piemonti, responsabile del
programma di trapianto di isole pancreatiche e dell'Unità della Biologia delle Beta
Cellule al Diabetes Research Institute (DRI) del San Raffaele, che ha realizzato assieme
allo staff di Fabio Ciceri, responsabile di ematologia e trapianto cellule staminali,
lo studio clinico finanziato dal ministero della Salute e da fondi Ue. ''Prevenire
l'insorgenza del diabete post-chirurgico mediante l'uso del tessuto autologo è un
concetto innovativo che offre una nuova prospettiva terapeutica ai pazienti con malattie
del pancreas'', dichiarano Gianpaolo Balzano e Paola Maffi primi autori dello studio.
''Normalmente, nella pratica clinica, fino ad oggi il midollo osseo - ha aggiunto
Ciceri - è stato utilizzato per accogliere trapianti di cellule staminali ematopoietiche
in pazienti con malattie come la leucemia. E' straordinario vedere come in realtà
questo ambiente sia in grado di accogliere anche altri tipi di tessuti''. Il diabete
di tipo 3c colpisce i pazienti a cui viene asportato chirurgicamente il pancreas perché
ovviamente perdono la funzione dell'organo, di cui la più importante è la regolazione
del metabolismo degli zuccheri, che dipende dalla produzione di ormoni come l'insulina
e il glucagone. E' una malattia difficile da controllare anche con le più avanzate
terapie insuliniche. Le conseguenze per il paziente sono il peggioramento della qualità
di vita e il rischio di complicanze, anche gravi, come il possibile coma ipoglicemico.