Italia. Save the Children: bambini più vulnerabili con la crisi
Il 32,3 % dei minori in Italia è a rischio povertà, e continuano a diminuire le risorse
destinate alle politiche per l'infanzia e l'adolescenza. E’ il dato che emerge dal
6° Rapporto Crc, organizzazione che si occupa di infanzia, cui hanno contribuito 113
operatori di 82 associazioni, coordinate da Save the Children. Alessandro Guarasci:
La crisi colpisce
più duramente i bambini rispetto agli adulti e l’Italia ne risente maggiormente. Oltre
il 32 % dei bambini infatti rischia di scivolare nella povertà, contro un dato europeo
del 27%. Un fenomeno che si acuisce al Sud e nella famiglie con più di tre minori.
Il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini:
“Bisogna investire per
la tutela dei minori, perché non riuscire a fare questo tipo di tutela può produrre
effetti a lungo termine. Il Ministero vuole prendere degli impegni: impegni non solo
per un monitoraggio più attento, non solo per l’identificazione dei casi più meritevoli
di impegno, ma anche maggiori finanziamenti e coordinamento delle politiche in questo
settore”.
Nel 2011, erano 2 milioni 782 mila le famiglie in condizione
di povertà relativa (l'11,1%), per un totale di 8 milioni 173 mila di individui poveri,
il 13,6% dell'intera popolazione. Diego Cipriani, della Caritas italiana, fa
precise richieste al governo:
“Definire - anche consultando le organizzazioni
del terzo settore - di concerto con le Regioni, e quindi con il parlamento, un piano
straordinario nazionale di contrasto alla povertà minorile, tenendo conto della priorità
della strategia Europa 2020”.
E poi, c’è il problema delle risorse. I fondi
risorse destinati all'infanzia e all'adolescenza nelle principali 15 città sono passate
dai 43,9 milioni del 2008 ai 39,6 del 2013.