2013-06-06 14:19:56

Guatemala: al via la 43.ma assemblea dell’Organizzazione degli Stati americani


La 43.ma assemblea dell’Organizzazione degli Stati americani si è aperta ieri in Guatemala. Dopo la cerimonia d’inaugurazione, José Miguel Insulza, segretario generale dell’Osa, ha incontrato il segretario di Stato degli Stati Uniti, John Kerry, passando in rassegna i principali temi in agenda e puntando l’attenzione sulla “politica globale contro il problema mondiale della droga nelle Americhe”. Salvatore Sabatino ha intervistato il collega Luis Badilla:RealAudioMP3

R. - Con il presidente Obama, è cambiata un po’ la politica per quanto riguarda i Paesi che in America Latina sono coinvolti direttamente nella produzione e nel traffico di droga. Sono soprattutto gli Stati Uniti che subiscono gli effetti di questo traffico. Quindi, negli ultimi anni, in questa materia, si è stabilita una più intensa ed efficace collaborazione tra gli Stati Uniti e il resto dell’America Latina.

D. - Altro tema assolutamente di primo piano è l’integrazione economica e i diversi patti regionali in America Latina…

R. - Questo è un tema molto importante, perché la valutazione sull’andamento dei patti bilaterali, multilaterali, per quanto riguarda lo sviluppo economico e la crescita, va rivista alla luce della crisi economica finanziaria internazionale. Molti di questi patti purtroppo non si possono portare a compimento come previsto, perché sono cambiate radicalmente le condizioni dell’economia planetaria. Quindi, occorre rivedere l’insieme di questi accordi per trovare il modo di mantenere la loro vigenza, però consentendo il mantenimento dell’impegno affinchè i Paesi possano dedicare risorse alla crescita interna, senza dover spendere troppo o tutto negli impegni regionali o sub-regionali.

D. - Alcuni Paesi vogliono inserire discussioni ufficiali su temi molto sensibili, come aborto e unioni gay. Da questo punto di vista, però, ci sono frizioni interne all’Osa…

R. - C’è un po’ di agitazione da parte di numerosi Paesi dell’America Latina, direi la maggioranza, perché nei documenti, che questa assemblea prepara, sono stati inseriti almeno tre testi ufficiali della commissione interamericana dei diritti umani. Secondo questi documenti, tra l’altro, l’aborto sarebbe un “diritto umano”, così come le unioni gay. Quindi, c’è un tentativo da parte di alcuni governi di inserire queste discussioni all’interno del dibattito dell’assemblea. Già, per esempio, il Guatemala, che è il Paese dove si realizza questa assemblea, ha dichiarato ufficialmente che non accetterà neanche che si discuta. Gli altri Paesi hanno detto che se per caso si discute diranno di no. Il problema fondamentale è questo, per dirlo in poche parole: c’è un tentativo maldestro di far passare alcune questioni interne dell’Osa come se fossero risoluzioni che devono avere valore in tutti i Paesi, dimenticando che il patto sul quale è stata fondata l’Osa a Montevideo, in Uruguay, è un patto che riguarda il rispetto, il rafforzamento, il consolidamento della democrazia all’interno dell’emisfero e non riguarda nessun altro tipo di materia.

D. - Volendo fare un bilancio, anche vedendo quali sono i temi in discussione all’Osa, l’America Latina dove sta andando?

R. - L’America Latina sicuramente sta subendo tutte le conseguenze della crisi internazionale a livello finanziario ed economico. Tuttavia, da quanto risulta dalle statistiche delle istituzioni economiche specializzate, sta reagendo bene per due motivi. Il primo, è che prima della crisi i livelli di crescita, il famoso pil latinoamericano, era piuttosto alto. Il secondo motivo che gli consente di reagire piuttosto bene riguarda il fatto che l’America Latina, con il ritorno delle democrazie, con l’applicazione di un modello economico più moderno, ha diversificato moltissimo le sue esportazioni. Non è più dipendente solo dagli Stati Uniti o dall’Europa, ha creato mercati anche in Asia e in Africa. C’è da aggiungere un ultimo elemento che nella discussione è molto importante, che è forse la cosa più delicata per l’America Latina, e riguarda l’iniquità sociale: è il continente al mondo dove c’è la più alta iniquità sociale. Quindi, il problema fondamentale in America Latina, in parte, è la crescita, lo sviluppo, ma soprattutto è la distribuzione della ricchezza o, come si dice adesso, il come governare la ricchezza.

Ultimo aggiornamento: 7 giugno







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