2013-06-03 13:32:32

Elezioni in Guinea Equatoriale: vittoria della maggioranza


Maggioranza assoluta in tutte le circoscrizioni del Paese per il Partito democratico di Guinea Equatoriale (Pdge) del presidente Teodoro Obiang Nguema Mbasogo, al potere dal 1979. Nella capitale il partito ha conquistato 9 dei 10 seggi alla Camera dei deputati, 5 su 6 poltrone al Senato e 12 incarichi da consigliere municipale su 13. A Bata, seconda città, il partito del presidente occuperà tutti i 10 seggi di deputati in palio. L’esito delle votazioni era scontato in quanto il partito di Mbasogo aveva costituito un’ampia coalizione elettorale con altre 11 formazioni. Solo due partiti di opposizione hanno presentato alcuni candidati. Sull’affluenza ai seggi, fonti locali dell'agenzia Misna e fonti di stampa straniere avevano riferito di una partecipazione ridotta degli aventi diritto, dovuta alla percezione diffusa che mancassero garanzie per un voto trasparente e democratico. Il 26 maggio i guineani sono andati alle urne – per la prima volta dopo il referendum costituzionale di novembre 2011, approvato dal 97% degli elettori – per scegliere deputati, consiglieri di 30 amministrazioni municipali e per la prima volta un senato, costituito da 75 membri. In ballo ora c’è la successione al presidente: la nuova Costituzione prevede, dopo il voto, la nomina di un vicepresidente, carica che dovrebbe andare con molta probabilità al figlio di Obiang, Teodorin. Già nel marzo 2012 il capo dello Stato lo aveva scelto come secondo vicepresidente; una manovra, probabilmente architettata per mantenere la sua famiglia saldamente al potere. Obiang Junior, già ministro dell’Agricoltura dal 2008, è oggetto di un mandato di cattura spiccato lo scorso luglio dalla giustizia francese ed è sospettato di riciclaggio e di appropriazione indebita di fondi pubblici. Mentre il Presidente Obiang Nguema oltre che per la cattiva gestione dei petrodollari viene criticato per le costanti violazioni dei diritti umani, in particolare ai danni di oppositori politici, giornalisti e attivisti. (F.B.)







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