Cina: decine di morti per l'incendio in un impianto di macellazione
Sono almeno 120 le vittime dell’incendio che ieri mattina ha devastato un’azienda
aviaria dei sobborghi di Dehui, nella provincia nord-orientale di Jilin. Oltre 300
i lavoratori che alle sei del mattino si trovavano nell’impianto, specializzato nella
macellazione dei polli di proprietà della Jilin Baoyuanfeng Poultry Company. Secondo
le testimonianze, un’esplosione forse provocata da un corto circuito ha preceduto
l’incendio che si è diffuso velocemente. La complessa struttura prefabbricata dell’azienda,
ma anche la circostanza che i cancelli fossero chiusi al momento dell’incidente, ha
ritardato l’opera dei soccorritori. Le fiamme - riporta l'agenzia Misna - sono state
domate dopo sei ore dalle squadre antincendio e la polizia ha aperto un’indagine per
stabilire le cause del rogo, ma anche le circostanze in cui i lavoratori hanno perso
la vita. I dispersi sono decine. L’incendio di ieri evidenzia ancora un volta la precarietà
delle condizioni di lavoro nelle aziende cinesi e l’insufficienza delle misure di
sicurezza. Eventi del genere non sono rari, in particolare nelle miniere e nelle manifatture,
sia per lo scarso rispetto dei regolamenti di sicurezza da parte delle aziende, sia
per l’insufficienza delle misure di controllo attuate dalle autorità. Secondo statistiche
ufficiali, lo scorso anno incidenti sul posto di lavoro sono costati la vita a 79.552
cinesi, con una media di 218 decessi al giorno. Alcuni osservatori sottolineano che
questa casistica, sebbene ridotta del 30% rispetto a cinque anni prima, suggerisce
ancora la presenza di ampie “zone d’ombra” nello sviluppo cinese. (R.P.)