Napolitano per il 2 giugno: Italia determinata a superare la crisi
Le celebrazioni della Festa della Repubblica hanno messo in luce un'Italia "determinata
a superare l'attuale difficile contingenza", causata dalla crisi. Così il presidente
italiano, Giorgio Napolitano, in un messaggio indirizzato al ministro della difesa
Mario Mauro, in occasione della ricorrenza del 2 giugno. "La tradizionale parata militare
- scrive inoltre Napolitano - ha consentito anche quest'anno di unire cittadini e
istituzioni nella celebrazione della nascita della Repubblica". In un diverso messaggio
- inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, l’ammiraglio Luigi Binelli Mantelli
- il presidente ha ricordato che nel contesto di oggi “le missioni di stabilizzazione
intraprese dalle organizzazioni internazionali di cui l'Italia è parte attiva costituiscono
un contributo essenziale alla causa della pace, del progresso sociale e della collaborazione
fra i popoli”. Napolitano ha rivolto il suo pensiero, in particolare, “alla memoria
dei militari italiani che in ogni tempo e luogo hanno perso la vita al servizio della
Patria: ieri, nel lungo e travagliato percorso che ha reso l'Italia una nazione libera
e democratica; oggi, in Paesi attraversati da conflitti e devastazioni, in aiuto a
popolazioni sofferenti che nella presenza delle Forze armate italiane trovano motivo
di speranza e di fiducia”. Il prestigio dell'Italia tra le nazioni, ricorda Napolitano,
“dipende in misura rilevante dall'operato sul campo – al servizio della comunità internazionale
- dei nostri militari, cui sono unanimemente riconosciuti professionalità, impegno,
umanità''. Il presidente ha poi lodato la radicale ed innovativa revisione dello
strumento militare” avviata di recente, ricordando che uno dei suoi criteri deve essere
“l’integrazione europea”, che – scrive ancora Napolitano – “può e deve concorrere
all'auspicata unità politica del continente”. Le celebrazioni per la Festa della
Repubblica hanno avuto ufficialmente inizio questa mattina con l'omaggio del capo
dello Stato, alla tomba del Milite Ignoto al Vittoriano. (D.M.)