Italia: stop ai rimborsi ai Partiti. Disoccupazione record al 12,8 %
Via libera all’ecobonus per le ristrutturazioni edilizie e al disegno di legge per
l’abrogazione del finanziamento pubblico ai partiti. Sono le più importanti novità
adottate dal Consiglio dei ministri di ieri. Il premier Enrico Letta ha poi annunciato
che il prossimo consiglio europeo sarà focalizzato sulla lotta alla disoccupazione
giovanile. Intanto, l’istat rileva un tasso record di senza lavoro al 12,8%. Il punto
nel servizio di Marco Guerra:
Ridare credibilità
alla politica e rilanciare i consumi. Questi gli obiettivi dichiarati dei due provvedimenti
più importanti adottati ieri dal Consiglio dei ministri. L’addio al finanziamento
pubblico ai partiti stabilisce l’introduzione di un sistema di rimborso della politica
basato sulle contribuzioni volontarie e l'incentivazione fiscale dei contributi dei
cittadini. Il nuovo sistema prenderà corpo dal prossimo anno, per andare a regime
nel 2016. Nel parlamento, chiamato ad approvarlo con rapidità, si registra l’immediata
reazione del Movimento Cinque Stelle che definisce il testo una legge-truffa. L’esecutivo
attende invece un importate effetto sull’economia e sull’ambiente dall’ecobonus che
salirà al 65% e varrà fino al 31 dicembre 2014 per gli interventi di riqualificazione
energetica ed antisismica. Dopo il Cdm il premier Letta ha incontrato il presidente
del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, con il quale ha annunciato che il prossimo
vertice dell’organismo Ue sarà focalizzato sulla lotta alla disoccupazione giovanile.
Un tema che richiama la stretta attualità di giornata che vede l’Istat registrare
un balzo della disoccupazione al 12,8%, il dato più alto dal 1977. Un tasso che per
i giovani supera il 40% piazzandosi dietro solo a Spagna, Grecia e Portogallo. Allarme
che arriva anche dal governatore della Banca d’Italia Visco che parla di Paese fermo
da 25 anni. Tuttavia, nuove misure si registrano anche sul fronte sindacale: Cgil,
Cisl e Uil e Confindustria hanno raggiunto un accordo, definito storico, sulla rappresentanza
e gli accordi nei luoghi di lavoro.