Contro la crisi necessario “uno sforzo straordinario della società e un impegno efficace
di governo e parlamento''. Lo dice Napolitano nel videomessaggio per il 2 giugno
"Di qui al 2 giugno del prossimo anno, l'Italia dovrà essersi data una prospettiva
nuova, più serena e sicura. E’ l’auspicio, e insieme il monito, con cui il presidente
della Repubblica, Giorgio Napolitano, conclude il videomessaggio trasmesso oggi in
TV in occasione della Festa della Repubblica. Intervenendo a Trento al Festival dell’economia,
il premier Letta ribadisce che priorità del governo è la lotta alla disoccupazione
giovanile. Adriana Masotti: Viviamo con
profonda preoccupazione il protrarsi della recessione, la crisi diffusa delle imprese
e del lavoro. Napolitano guarda in faccia la realtà, ma subito dichiara: queste difficoltà
si posso e si devono superare. Purché, dice: “ scatti uno sforzo straordinario di
mobilitazione e di coesione sociale, e insieme un impegno efficace e convergente di
governo e parlamento”. E’ ciò che si sta facendo in queste settimane, osserva, “muovendo
in direzioni nuove anche in Europa, soprattutto “nei confronti del problema numero
uno, la disoccupazione giovanile. Decisivo in questo senso, non meno che per il risanamento
finanziario, dice, l'apporto di tutti''. Parlando poi della sua decisione di accettare
l'onore e il peso di una rielezione a Presidente spiega : “Ho compiuto questo gesto
di responsabilità verso il paese, confidando che le forze politiche sappiano mostrarsi
a loro volta responsabili. E il primo banco di prova sta nel discutere e confrontarsi
tra loro liberamente ma con realismo e senso del limite, senza mettere a rischio la
stabilità politica e istituzionale''. Promette dunque di vigilare “perché non si
scivoli di nuovo verso opposte forzature e rigidità e verso l'inconcludenza” riguardo
a scelte urgenti di politica economica e sociale, e riguardo alla legge elettorale
e alle riforme istituzionali “più che mai necessarie”. E di riforme ha parlato oggi
a Trento anche il premier Letta ribadendo che i 18 mesi che il governo si è dato è
il tempo giusto per completare l'iter necessario per farle. A cominciare da quella
dell’IMU che vedrà rispettata la scadenza del 31 agosto. Così come si dovrà decidere
sul finanziamento pubblico ai partiti, promette, dicendo “a chi non piace la proposta
presentata ieri, ne faccia altre”. Priorità del governo è tuttavia la ''riduzione
delle tasse sul lavoro” per combattere la disoccupazione tra i giovani.