Via il finanziamento pubblico ai partiti: il consiglio dei ministri approva il ddl
Dal governo italiano arriva il disegno di legge per l’abrogazione dei fondi ai partiti.
Verrà messo a punto un nuovo sistema basato sulla contribuzione da parte dei privati
che entrerà a regime nel 2016. Ad annunciarlo il premier Enrico Letta. Insorgono i
grillini. Servizio di Francesca Sabatinelli:
Addio al finanziamento
pubblico ai partiti. Il consiglio dei ministri in due ore ha stabilito l’introduzione
di un nuovo sistema di rimborso della politica basato sulle contribuzioni volontarie
e il passaggio all'incentivazione fiscale dei contributi dei cittadini. Abbiamo mantenuto
le promesse, ha detto con soddisfazione il premier Letta, appellandosi al Parlamento
perché approvi con rapidità il disegno di legge soprattutto per ridare credibilità
alla politica. In caso di approvazione, la modifica sarà graduale, il nuovo sistema
prenderà corpo dal 2014, per andare a regime due anni dopo. I fondi arriveranno dunque
solo dal 2xmille, da spazi e spot tv gratis. Non mancano le condizioni, come quella
che prevede l’accesso ai benefici solo per i partiti che saranno organizzati secondo
uno statuto. Immediate le reazioni: il Movimento Cinque Stelle che in una nota definisce
il testo uscito dal Cdm una legge-truffa a scapito dei cittadini che continueranno
a pagare per far campare i partiti. Per il governo risponde Quagliariello: nessuna
truffa dice il ministro delle riforme, "ci sarà il massimo della trasparenza", garantisce
poi. Enrico Letta ha poi annunciato che il prossimo consiglio europeo sarà focalizzato
sulla lotta alla disoccupazione giovanile e che sarà preceduto da un piano nazionale
contro il fenomeno. L’appuntamento è stato concordato oggi dal premier con Herman
Van Rompuy, presidente del consiglio europeo ricevuto a palazzo Chigi.