Unitalsi, 110 anni: "treni bianchi" per i malati nel corpo e nello spirito
Centodieci anni fa veniva fondata l’Unitalsi, l'Unione nazionale italiana per il trasporto
degli ammalati a Lourdes e nei santuari internazionale. L’Associazione, che oggi offre
tutta una serie di servizi ai disabili e agli ammalati, ha celebrato la ricorrenza
presso la sede della nostra emittente alla presenza di Salvatore Pagliuca e Dante
D’Elpidio, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’Unitalsi, e del direttore
della Divisione passeggeri di Trenitalia, Gianfranco Battisti. Il servizio di Marco
Guerra:
“Giovanni
Battista Tomassi era ammalato in carrozzina e andò a Lourdes per fare un gesto eclatante:
suicidarsi sotto la Grotta, come forma di protesta contro Dio, contro gli uomini…
Invece, non solo non si suicidò ma tornò in Italia e fondò l’Unitalsi, perché pensò
che il Santuario di Lourdes dovesse accogliere gli ammalati, perché anche loro avrebbero
trovato questa pace”.
Così, il presidente dell’Unitalsi, Salvatore Pagliuca,
ripercorre quanto successo nel 1903 al figlio dell’amministratore dei Principi Barberini.
Una storia che segna l’inizio dell’Associazione che in 110 anni ha accompagnato milioni
di malati, nel corpo e nello spirito, nei più importanti Santuari mariani in Europa.
Dai treni a vapore alle attuali cittadelle su rotaia con cappella per la Messa, mensa,
infermeria e personale medico. Un’attività incessante anche al di fuori dei pellegrinaggi,
come sottolinea il presidente Pagliuca:
“Il nostro motto è ‘Treni bianchi
e non solo’: ed ecco nascere una serie di attività di valenza sociale. Case famiglia,
case di accoglienza, case vacanza …”.
Una speranza donata a tanti disabili
e ai numerosi volontari che operano nell’Unitalsi:
“Molti dei nostri pellegrini
scoprono un mondo che non conoscono, perché veramente Lourdes cambia il cuore e ci
si riscopre da pellegrini del nulla a pellegrini dell’essenziale, laddove l’essenziale
più importante è Dio”.