Il card. Sandri ad Amman: il Papa invoca sulla Giordania prosperità, fratellanza e
pace
Si avvia alla conclusione la visita del cardinale Leonardo Sandri in Libano e Giordania,
iniziato il 24 maggio scorso. Il prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali
rientra questo sabato a Roma. Il servizio di Sergio Centofanti:
Ultima
tappa del viaggio del cardinale Sandri è la visita al centro Regina Pacis nella capitale
giordana Amman: si tratta di una istituzione della Chiesa cattolica latina per bambini
disabili che negli ultimi mesi è diventata anche un luogo di accoglienza per alcune
famiglie cristiane siriane fuggite dal loro Paese a causa della guerra. Questo venerdì
30 maggio, il porporato ha inaugurato ufficialmente l’Università cattolica di Madaba,
voluta dal Patriarcato Latino di Gerusalemme, la cui prima pietra è stata posta da
Benedetto XVI nel 2009 e che ha aperto i battenti nel 2011. La cerimonia si è svolta
alla presenza del Re giordano Abd Allāh II ibn al-Husayn, a cui il cardinale Sandri
ha portato il saluto di Papa Francesco che assicura le sue preghiere invocando sull’intera
nazione “prosperità, fratellanza e pace”. La Giordania – ha detto il cardinale Sandri
– ha “un ruolo chiave nella regione del Medio Oriente per la costruzione della solidarietà
e della comprensione internazionale”. Questa Università – ha proseguito – “è, prima
di tutto, un’espressione della priorità comune della Chiesa e dello Stato: l'educazione
della gioventù” che “è il futuro dell'umanità e della Chiesa. Tutti i conflitti, la
povertà e le miserie di tutti i tipi – ha osservato - possono essere gradualmente
risolti, se investiamo nell'educazione dei giovani”. “Tuttavia, non ogni tipo di educazione
realizzerà questo, ma solo un'educazione integrale, autenticamente umana, che rispetti
l’innata dimensione spirituale dell'uomo, tenendo conto della meta finale della vita,
che è oltre questa vita”. “Una educazione genuina – ha sottolineato il cardinale Sandri
- comprenderà una formazione della coscienza che è compatibile con una sensibilità
religiosa, anche se non sono insegnate specifiche dottrine religiose. Tale formazione
non solo cercherà lo sviluppo di ciascun individuo, ma anche quello della società,
unendo le persone nella ricerca degli aspetti più nobili della nostra comune umanità.
In questa ottica, un autentica università”, come quella di Madaba, “diventa un potente
agente di dialogo interreligioso”. Il porporato ha quindi esortato i docenti, gli
studenti e i sostenitori di questa Università ad essere “coraggiosi testimoni della
verità che unisce e non divide! Crescere insieme nel reciproco rispetto per la sensibilità
religiosa di ciascuno” con la prospettiva di “una coraggiosa guarigione di storiche
ferite”. Papa Francesco – ha concluso il cardinale Sandri – vi porge i suoi auguri
e incoraggia i vostri sforzi.