."....è quella della profonda e strana somiglianza
tra la fine e l’inizio...mi pare riflettendoci ora, che quei pochi minuti di coscienza
prima di morire mi riconducessero in una dimensione neonatale..io percepivo un ventre
che mi proteggeva, galleggiavo in un humus immateriale nel quale chiunque si sarebbe
sentito perduto, spaesato, terrorizzato...ma un feto non teme la morte, troppa vita
lo permane; né sacrifica la propria felicità nascente al buio, all’assenza dei suoni...perché
il suo battito non è solitario, ma è l’eco di un altro più forte e consolatorio, l’unica
voce del mondo possibile, suono gaudente dell’immenso amore materno che preannuncia.."
è la voce di Lazzaro, il "resuscitato" , che ci accompagna in un inusuale viaggio
tra la vita e la morte, la fede e l'incredulità, il passato e il presente..nel faccia
a faccia improbabile proposto da Mara Miceli. Interpreta Lazzaro l'attore e doppiatore Gaetano Lizzio |
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