2013-05-30 20:21:04

Al Santuario Divino Amore l'ultimo saluto a Little Tony, l'Elvis italiano


In centinaia, ieri mattina, tra amici, colleghi e persone comuni hanno dato l’ultimo saluto al cantante Little Tony, morto lunedì scorso nella capitale a 72 anni e da tempo ammalato di tumore. I funerali si sono svolti al santuario del Divino Amore. Per un ricordo dell’ Elvis Presley italiano vi proponiamo un’ intervista realizzata tempo fa a Little Tony dal padre rogazionista Vito Magno:RealAudioMP3

D. – Little Tony, è vero che a cantare non ci si stanca mai?

R. – No, perché il tuo lavoro diventa la ragione della tua esistenza. Io ho iniziato quando avevo 15 anni e poi con un po’ di fortuna, un po’ di forza di volontà, di sacrificio, sono riuscito ad ottenere quella parola magica che è il successo, allora del cantare ho fatto una ragione della mia vita. Poi questo successo è andato avanti, mi sono legato molto al mio pubblico, ho cercato di non deluderlo mai.

D. – Chi è il tuo pubblico, cosa cerca, cosa chiede?

R. – Allegria, felicità, perché il cantante, secondo me, deve dare un momento di tenerezza, di simpatia, di divertimento generale. Credo di essere riuscito in questo perché le migliaia e migliaia di lettere che ho ricevuto nella mia vita e le migliaia di persone che continuo ad incontrare in tutti gli spettacoli mi dicono che li faccio ritornare indietro nel tempo, tantissimi si sono conosciuti e si sono sposati con una mia canzone e dicono che ho dato loro un momento di felicità, un momento di serenità. Questo per me è molto importante.

D. - E’ importante per te anche credere e cantare di Dio?

R. - Sì, certo. Io ho inciso, negli anni ’70, una bellissima canzone che si chiama “La mano del Signore”.

D. – Cosa dice?

R. – E’ un amore disperato che si rivolge a Dio per poter incontrare di nuovo questo grande amore che fa parte della sua vita e perciò lui prega e chiede alla mano del Signore di aiutarlo ad uscire fuori da questa situazione.

D. - In quali altri valori credi profondamente?

R. - La famiglia, l’educazione dei figli, l’onestà, la sincerità, tutti valori che per me sono stati importanti e non mi hanno fatto perdere la direzione della strada principale, della strada maestra.

Ultimo aggiornamento: 31 maggio







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