Disordini in Francia nelle manifestazioni contro la legge che consente le nozze gay
Migliaia di francesi sono scesi nuovamente in piazza ieri a Parigi per manifestare
contro la recente legge che consente i matrimoni fra persone dello stesso sesso e
le relative adozioni. Quattro i cortei. Alla fine teppisti di estrema destra hanno
dato vita a scene di vera e propria guerriglia. Francesca Pierantozzi:
Aumenta la tensione
in Francia, nove giorni dopo la promulgazione della legge che autorizza il matrimonio
omosessuale, e a tre giorni dalle prime nozze tra persone dello stesso sesso che saranno
celebrate a Montpellier. Ieri quattro diversi cortei hanno sfilato per le strade di
Parigi per gridare la loro opposizione. La manifestazione, circa 150mila persone secondo
la polizia, un milione per gli organizzatori, si è svolta sotto altissima sorveglianza
e davanti a uno spiegamento di circa 4500 agenti. Barricate e lacrimogeni hanno concluso
al giornata di protesta agli Invalides, dove gli scontri sono andati avanti fino a
tarda notte, portando a oltre cento stati di fermo. Il ministro dell’Interno Manuel
Valls aveva invitato le famiglie a evitare di venire a manifestare a causa di rischi
di violenze. Negli ultimi giorni, infatti, al movimento si sono uniti anche gruppi
radicali di estrema destra . Frigide Barjot, la leader della manifestazione pour tous,
il movimento popolare contrario alle nozze gay ha deciso di non sfilare. Tra i politici
che hanno sfilato a Parigi, la deputata del Fronte Nazionale, la giovane Marion Marechal-
Le Pen, e il presidente dell’Ump, il partito all’opposizione, Jean-François Copé.