2013-05-26 15:27:20

Libano. Direttore Pom: sulla legge elettorale cristiani si mostrino uniti


La scelta interna al Libano di adottare un nuovo sistema elettorale, assieme al rischio di “contagio” del conflitto devastante nella vicina Siria, sta di fatto occupando il dibattito politico nel Paese mediorientale: “Come cittadino e come cristiano dico che fa male al cuore quando vediamo che i cristiani non riescono a esprimere un giudizio condiviso su questioni d’importanza cruciale”, racconta alla Fides padre Paul Karam, direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie (Pom) in Libano. Il sacerdote sottolinea che “la pluralità di opinioni è un tratto proprio della democrazia”, in riferimento all’accordo precedentemente trovato dalle diverse confessioni cristiane – la cosiddetta “proposta ortodossa” – non votato alla sessione parlamentare del 15 maggio scorso per mancanza di quorum. Secondo il direttore delle Pom libanesi, la tensione all’unità della minoranza cristiana in Libano come in tutto il Medio Oriente, dovrebbe essere naturale e la marginalizzazione delle comunità cristiane arreca danno al Paese, così come gli attacchi reciproci tra leader politici: “Abbiamo visto ciò che è accaduto in Iraq e in Siria", ha detto ancora padre Karam. "Ogni mossa va fatta con lungimiranza, tenendo conto degli effetti che potrà avere sui cristiani nel loro insieme”. (R.B.)







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