2013-05-25 16:17:37

Uzbekistan: una cristiana condannata per possesso di Bibbie e materiale religioso


Dovrà scontare 18 mesi di lavori correttivi l’uzbeka Sharofat Allamova, cristiana protestante, trovata in possesso di Bibbie e materiale religioso, oltre a dover pagare una multa che si traduce nel versamento di parte del suo stipendio allo Stato. A darne notizia è l’agenzia AsiaNews. La donna, di Urgench, nel nordovest del Paese, è stata giudicata colpevole di "produzione illegale, archiviazione, importazione o distribuzione di materiale religioso". La condanna decisa dal giudice è di compiere lavori umili al servizio dello Stato, mentre buona parte del suo stipendio servirà a pagare la multa a suo carico. A questo si aggiunge che per i prossimi mesi la donna non potrà uscire dall’Uzbekistan. Fonti locali hanno espresso ad Asianews dubbi sulla veridicità delle prove fornite durante il processo contro la donna. Punizioni analoghe erano scattate a maggio per lo stesso crimine: possesso di materiale religioso. Oltre alla confisca della Bibbia e di altri testi religiosi, si teme che in autunno la donna cristiana possa essere mandata a lavorare nei campi di cotone. Si tratta di un lavoro massacrante, per il quale lo Stato utilizza i condannati. Pesanti multe sono state addebitate anche a un gruppo di persone che nella capitale Tashkent si erano riunite in una casa a pregare e leggere testi sacri. In Uzbekistan, i cristiani costituiscono l’8% della popolazione, contro l’88% di fede musulmana sunnita, e il governo limita fortemente la libertà confessionale. Nel Rapporto annuale della Commissione statunitense per la Libertà religiosa (pubblicato lo scorso 30 aprile) il governo di Tashkent compare nella lista dei 15 governi inseriti sotto la voce "Paesi oggetto di particolare attenzione". (E.S.)







All the contents on this site are copyrighted ©.