Sesta notte di tensione a Stoccolma ma con meno incidenti
Sembra diminuire la tensione in Svezia. Ieri sera a Stoccolma – per la sesta notte
consecutiva – si sono registrati disordini ma in misura minore rispetto ai giorni
scorsi. A pesare l’arrivo dei rinforzi della polizia. Intanto a Orebro, 25 giovani
hanno dato fuoco a tre auto e a una scuola e tentato di dare alle fiamme un commissariato
di polizia. Ce ne parla Benedetta Capelli:
Veicoli in fiamme
in tre quartieri diversi di Stoccolma ma nulla a che vedere con i disordini dei giorni
scorsi. E’ il bilancio della sesta notte che si è vissuta nella periferia della capitale
svedese. Una notte meno carica di tensione grazie ai rinforzi della polizia giunti
da Goteborg e da Malmoe. Intanto, a livello politico, si registrano voci diverse sulle
violenze vissute, innescate dall’uccisione di un uomo armato di coltello da parte
della polizia, il 13 maggio scorso. Episodio che ha scatenato reazioni forti con incendi,
saccheggi, atti di sciacallaggio tanto da spingere le ambasciate di Gran Bretagna
e Stati Uniti ad invitare i propri connazionali a tenersi lontani da alcuni quartieri.
Per il ministro dell'integrazione Ullenhag, la stampa internazionale ha preso un abbaglio
sui fatti di Stoccolma ma testimoni diversi parlano di una rabbia crescente dovuta
alla disoccupazione, al taglio dei sussidi governativi e al razzismo. Senz’altro in
crisi il modello di accoglienza svedese che, se da un lato ha portato nel Paese una
presenza di immigrati pari al 15% e con 44mila richieste di asilo solo lo scorso anno;
dall’altro ha visto crescere negli stessi immigrati, relegati in periferia, un forte
senso di emarginazione rispetto alla società svedese e forse non è un caso che scuole
e stazioni di polizia siano stati i bersagli preferiti di questa violenza.